Oggi l'ultima col Milan di Pioli e Giroud, tra gli artefici principali della rinascita del Milan

Ottavo, decimo, settimo, sesto, sesto, quinto. Questi sono i piazzamenti del Milan dal 2013/2014 fino all'ottobre del 2019. Poi è arrivato Stefano Pioli. Subentrato sulla panchina del Milan dopo la disastrosa parentesi di Marco Giampaolo che dopo le prime sette giornate aveva raccolto 9 punti (solo tre vittorie) e dopo aver passato un primo momento di ambientamento, il tecnico di Parma da dopo il lockdown in avanti, ha fatto cambiare passo ai rossoneri.
La carriera al Milan
La stagione successiva a quella della pandemia, al suo primo anno completo in rossonero, il Milan è campione di inverno: nella seconda parte della stagione uscirà l'Inter alla distanza ma i rossoneri torneranno in Champions League per la prima volta dopo sette anni. Un traguardo inseguito a lungo dal club. L'anno dopo l'esperienza europea non va benissimo, in un girone tostissimo, ma il Milan vince il suo diciannovesimo scudetto, il primo dal 2011. Questa la perla più bella dell'esperienza di Pioli con il Milan tanto che Stefano si tatuerà il tricolore sulla pelle. L'anno successivo, quello scorso, la coccarda della semifinale di Champions League, raggiunta dal club per la prima volta dal 2007: un traguardo reso amaro dall'eliminazione per mano dell'Inter (che poi comunque non alzerà la Coppa) ma esaltante nelle gare contro Tottenham e Napoli. Quest'anno un nuovo secondo posto ma il flop europeo, specialmente in Europa League.
L'ultima formazione
Oggi, il saluto (meritato) di San Siro a Stefano Pioli contro la Salernitana, cercando di chiudere al meglio l'avventura in rossonero. Maignan i è infortunato nell'allenamento di giovedì, lussandosi il mignolo della mano sinistra dopo una parata. L'Europeo non è a rischio ma sarà sostituito da Marco Sportiello, come nelle ultime quattro giornate. La linea difensiva sarà quella titolare con Calabria e Theo sulle fasce, Tomori al centro: accanto all'inglese ci dovrebbe essere Matteo Gabbia. A centrocampo viene riproposta la linea a tre con Bennacer, Reijnders e Musah. In attacco gli esterni saranno Pulisic e Leao. Unica punta, per l'ultima volta a San Siro e desideroso di congedarsi con un gol, Olivier Giroud.
