Napoli, la squadra ha già mollato? Calzona deve ripartire dalle basi: orgoglio e stimoli

Pasquetta in campo per il Napoli a Castel Volturno. La squadra ha ripreso la preparazione e per Francesco Calzona stavolta non sarà facile ripartire, considerando la batosta interna con l'Atalanta che ha archiviato i discorsi Champions - anche col quinto posto - ed aperto grossi dubbi sulla volontà della squadra di battagliare per le posizioni restanti per l'Europa minore. Contro l'Atalanta il pubblico del Maradona stavolta non ha gradito neanche l'atteggiamento perchè la squadra si scioglie quasi sempre al primo errore o episodio avverso, crollando poi appena si tratta di lottare andando anche su altre doti oltre a quelle tecniche. Un classico per squadre che non ricevono alcuno stimolo dall'attuale obiettivo o, peggio ancora, attendono solo la fine della stagione.

Svarioni dietro e sprechi davanti
Difficile pensare di fare risultato, contro chiunque, con questo livello di rendimento. Con l'Atalanta si sono aggiunti nuovamente errori individuali gravi, non solo Juan Jesus (è probabile infatti si torni a dare fiducia a Natan in questo finale) ma anche Rrahmani, e davanti anche Osimhen ha deluso insieme ad una fase offensiva che con Calzona crea quasi sempre buoni presupposti ma senza riuscire a finalizzare. Con l'Atalanta addirittura gli azzurri hanno chiuso con un xG superiore agli avversari, ma dei due gol attesi non ne è arrivato neanche uno per poter riaprire i giochi.

La sensazione dall'esterno
Una riflessione dopo il ko con l'Atalanta è arrivata proprio dal Maradona, in conferenza. Non da Calzona ma dal tecnico vittorioso, Gian Piero Gasperini che s'è espresso con parole che probabilmente spiegano molto: “Il Napoli sta vivendo una stagione particolare. Non è facile gestire il campionato scorso. Nonostante il valore dei giocatori e anche l’impegno, ho avuto la sensazione di una squadra senza l’entusiasmo. Ed in effetti non è facile averlo in questo momento, però riamane di assoluto valore". A Calzona l'ultimo tentativo di riaccende una squadra sempre più spenta.