Storie di bomber: Vlahovic gol e polemica; Morata gol e brividi; Castro gol per far dimenticare Zirkzee; Lautaro gol per lo scudetto. Un campionato senza un padrone ma occhio al Napoli
E’ un mischione. Senza una squadra capace di scappare via. Senza una squadra che possa fregiarsi del titolo di grande favorita per lo scudetto. Dimenticatevi le cavalcate di Inter e Napoli. Sono tutte in gruppo. Tutte con qualche difetto. Tutte ancora impegnate a cercare di far scattare la scintilla giusta. In mezzo a questo divertente equilibrio (ho la sensazione però che il torneo abbia perso qualità) suggerisco a milanesi e Juve di non perdere di vista il Napoli. Con Conte in panchina e senza le Coppe la squadra partenopea può avere qualche carta in più da giocare. Occhio quindi alla creatura di patron De Laurentiis.
Il campionato regala intanto diverse storie di bomber. Parto dalla Juve. Parto da Dusan Vlahovic che ha risposto alle critiche e ai dubbi che gli erano piovuti addosso segnando due gol al Genoa. E lasciandosi andare a un’esultanza polemica. Una conferma che il digiuno gli bruciava dentro. Peccato che il primo a essere deluso delle sue passate prestazione era proprio il suo allenatore. Dusan può vincere la classifica dei cannonieri, Dirò di più. La Juve per conquistare lo scudetto ha bisogno che il suo bomber (l’unico fino a quando non tornerà Milik) sfondi il muro dei venti gol. Possibile ma non sicuro.
E’ tornato al gol anche Lautaro. L’Inter ne aveva un disperato bisogno.
La squadra di Inzaghi ha un centrocampo con tante potenziali bocche da fuoco. Ma il Toro è il Toro. Permette quando è in partita di esaltare l’idea di calcio di Simone Inzaghi. E’ probabile che Lautaro sia più stimolato dalla Champions che dal rivincere lo scudetto. Ma anche lui come Vlahovic pesa sulla volata per il titolo. Anche lui deve andare oltre le venti reti se vuole dare una spinta decisiva ai Campioni d’Italia.
Anche il Milan ha un bomber che spinge. Morata sta trovando il giusto feeling con mister Fonseca. Ha segnato due reti in questo avvio di torneo e sembra la figura giusta per esaltare il potenziale offensivo rossonero. L’abilità tattica dell’ex Atletico Madrid può permettere al Milan di reggere un reparto a quattro punte. Alvaro ha anche emozionato tutti per essere sceso in campo con i capelli rasati come forma di sostegno per i ragazzi malati di tumore.
Andiamo avanti con l’argentino Castro. Un’altra invenzione del diesse Sartori. Questo attaccante è arrivato nella passata stagione. Il Bologna lo ha voluto portare prima possibile in Emilia per aiutarlo a conoscere il calcio italiano. Ad ambientarsi con calma. Castro ha iniziato il torneo alla grande. Ha messo a segno tre eurogol. Lui ha un compito che sembra una Mission Impossible e cioè far dimenticare al popolo rossoblù il fenomeno Zirkzee. Non possiamo ancora dire che la sfida è vinta ma di sicuro Castro sta convincendo di gara in gara. E le sue magie possono permettere alla squadra di Italiano di vivere comunque un campionato importante.