Torino-Lazio 2-3, le pagelle: Tavares è un uragano. Adams scintilla per tutti
TORINO-LAZIO 2-3
(8’ Guendouzi, 60’ Dia, 69’ Adams, 89’ Noslin, 92’ Coco)
TORINO (di Dennis Magrì)
Paleari 6,5 - Poteva fare qualcosina di più sul gol di Guendouzi? Forse. Ma la botta è potente e quasi inattesa, l’impressione è che non veda partire la conclusione. Nella ripresa salva su Castellanos e poco dopo compie un miracolo su Romagnoli. E poco prima della rete di Adams è provvidenziale con un altro intervento super sull’argentino.
Vojvoda 5,5 - Soffre maledettamente le discese sulla sua zona di competenza di Tavares, anche perché Lazaro non lo supporta benissimo. Per rompere gli schemi servirebbe anche un suo aiuto nella metà campo avversaria, ma appoggia poco l’azione (Dal 77’ Maripan s.v.).
Coco 5,5 - Duella ad armi pari con la punta avversaria, senza perderlo di vista e provando a contenerlo nei movimenti. Si lascia sorprendere, invece, dal movimento di Isaksen sull’azione dello 0-2. Poco dopo sbanda ancora e lascia una prateria a Castellanos, per il mancato 0-3. Salva, in parte, la sua prestazione con il gol capolavoro nel recupero che alimenta per pochi minuti le speranze granata.
Masina 5,5 - Nell’uno contro uno non concede grandi varchi, fatica qualcosina nell’impostazione e come i compagni non è particolarmente attento sulle ripartenze avversarie. Sua la sponda sul gol di Coco.
Lazaro 5 - Prova spesso ad accendersi sulla fascia destra, ma Zaccagni ripiega bene e Tavares lo fronteggia a viso aperto. Dietro lascia qualche varco di troppo (Dal 62’ Njie 5,5 - Entra con un buon piglio e si presenta con una conclusione verso la porta avversaria, ma si spegne troppo presto).
Tameze 5 - È uno dei pochi che prova nel primo tempo a mandare in tilt i centrocampisti avversari con i suoi movimenti. Ma viene servito poco e male (Dal 46’ Adams 7 - Una scintilla per tutti, compagni e ambiente. Giocate da gran calciatore e un gol da fuoriclasse).
Ricci 6,5 - Partita di spessore e personalità in cabina di regia, nonostante sia costantemente accerchiato. Non ha paura con il pallone tra i piedi e soprattutto scherma costantemente Dia.
Ilic 6,5 - Sua l’unica occasione da gol nel primo tempo del Torino, con una volée interessante ma neutralizzata da Provedel. E da una sua incursione palla al piede nasce l’1-2 di Adams.
Sosa 5 - Poche accelerazioni sulla fascia, non entra mai nel vivo della manovra. E Lazzari, quando accelera, crea qualche problemino (Dal 46’ Pedersen 6,5 - Dà gas e accelerate sulla fascia destra, arrivando spesso al cross e combinando con Adams buone occasioni).
Sanabria 5,5 - Si muove molto per non dare riferimenti ai difensori avversari, ma di fatto non ha grandi occasioni per mettersi in luce (Dal 62’ Vlasic 6,5 - Bagna l’esordio in campionato con un assist tanto semplice quanto efficace per Adams).
Zapata 6 - Un corpo a corpo continuo con Gila e Romagnoli, che spesso lo neutralizzano. Quando, però, arriva qualche pallone giocabile, lui è sempre lì a fiutare il modo con cui sorprendere la difesa della Lazio.
Paolo Vanoli 6 - Un sei di fiducia. Perché il suo Toro, comunque, non molla mai e dopo un primo tempo da incubo in cui non funziona praticamente nulla rimedia inserendo Adams e Pedersen. Nel finale il forcing non premia, ma lo spirito non è mancato.
LAZIO (di Dennis Magrì)
Provedel 6,5 - Nel primo tempo è prodigioso sulla conclusione forte e violenta di Ilic: in volo nega la gioia del gol al centrocampista del Torino. Si ripete poco dopo sul colpo di testa di Zapata. Non può nulla, invece, sul colpo da biliardo di Adams.
Lazzari 6 - Quando accelera crea un po’ di problemi dalle parti di Sosa, il quale risparmia invece qualche corsa all’indietro al terzino biancoceleste. Ma è più una prestazione di contenimento e se la cava
Gila 6,5 - Prestazione sontuosa, ruvida e di personalità al centro della retroguardia. Contro Zapata fa valere il fisico e spesso i duelli li vince lui.
Romagnoli 6,5 - Segue con attenzione i movimenti di Sanabria e spesso tende anche ad anticiparlo. Sempre puntuale nelle chiusure.
Tavares 7 - Un uragano sulla fascia, in grado di spazzare via chiunque si presenti di fronte. Passa in mezzo a quattro con una facilità disarmante e nel primo tempo confeziona anche l’1-0 di Guendouzi. È implacabile. Poco dopo l’ora di gioco cala un po’ come è ovvio che sia (Dal 69’ Pellegrini 6 - Meno propositivo rispetto al compagno, ma a lui nel finale Baroni chiede soprattutto attenzione in fase difensiva. Eppure pennella un cross da cui nasce l'1-3).
Rovella 6,5 - Si abbassa spesso sulla linea di difesa per dare il via alla manovra. È il padrone del centrocampo biancoceleste, tocca tanti palloni e con qualità.
Guendouzi 7 - Trova il primo centro con una specialità della casa: l’inserimento senza palla. Anche lui, come Rovella, sembra galvanizzato dal modulo a due mediani. È ovunque, gioca a tutto campo.
Isaksen 6,5 - Non particolarmente “effervescente”, ma comunque sempre pronto a dare il suo contributo negli ultimi trenta metri come in occasione dell'assist per Dia dopo una splendida giocata. Baroni ci punta, sta ripagando con dedizione e personalità (Dal 69’ Tchaouna 5,5 - Non dà la scossa negli ultimi trenta metri a difesa avversaria stanca).
Dia 7 - Una conclusione nel primo tempo, abbastanza innocua per Paleari. Si muove tanto tra le linee, alla ricerca del varco giusto, ma Ricci gli complica i piani. Poi, però, ha il grande merito di battere Paleari. Sempre in agguato (Dal 70’ Vecino 6,5 - Quando il gioco si fa duro, Baroni lo getta nella mischia. Lotta, combatte e mette lo zampino sul gol dell'1-3).
Zaccagni 6,5 - Partita di grande sacrificio, con tante corse all’indietro per dar manforte alla squadra. Prova da capitano. In avanti sa sempre cosa fare, creando con i suoi movimenti gli spazi per le accelerazioni di Tavares.
Castellanos 6 - Con i suoi movimenti attrae i difensori avversari allargando le maglie granata avanti a Paleari, come nell’azione del gol di Dia. Poi ha pure un paio di occasioni per lasciare il segno, ma trova l’opposizione del portiere avversario. Voto che fa oltre la lucidità sotto porta (Dal 89’ Noslin 7 - Entra e ci mette meno di un minuto per timbrare il cartellino: gol prezioso e che chiude la gara.).
Marco Baroni 7 - Che bella la sua Lazio. Gioca con costanza nei novanta minuti, sa sfruttare l'ampiezza del campo e capisce anche i momenti della partita: quando premere e quando invece far scaricare l'avversario. E poi i cambi danno ragione all'allenatore: Noslin entra e segna, assist di Vecino, Pellegrini fa partire l'azione. Può essere contento: voleva una risposta, è arrivata.