Milan-Lecce 3-0, le pagelle: Pulisic fiore all'occhiello. E Fonseca ha ancora ragione
MILAN (di Simone Bernabei)
Maignan 6 - Sicuro e senza affanni. Nella prima parte del primo tempo è bravo a non far venire strane idee al Lecce nonostante i tentativi ripetuti dei salentini.
Emerson Royal 6 - Partita senza infami a e senza lode, per l'ex Tottenham. Piano piano sembra più a suo agio nei movimenti della squadra e soprattutto nel primo tempo prova a dare ampiezza e profondità, ma la precisione della giocata resta scarsa.
Tomori 6,5 - Sta bene e lo si vede dalle marcature cattive e dai grandi recuperi in velocità sugli avversari. Fa prendere uno spavento nel primo tempo per quello che sembrava un fastidio muscolare, ma è forse è solo un momento per riposare dalle sgroppate.
Gabbia 6,5 - Una conferma dopo l'exploit nel derby. Fonseca chiede e cerca continuità e lui, l'unico italiano in campo, in questo momento è la risposta perfetta. Attento e lucido in ogni scelta, col Lecce che fa comunque poco per impensierirlo.
Theo 7,5 - Il Theo dei tempi migliori, almeno a tratti. Parte lento, poi il suo diesel si riscalda e aumenta i giri all'improvviso: prima con l'assist perfetto per la rete di Morata, poi con l'accelerata e la sassata che portano all'immediato raddoppio. Dal 75' Bartesaghi 5 - La sua partita dura 4 minuti. Poi prende un rosso diretto, probabilmente discutibile, e lascia i suoi in dieci.
Pulisic 7 - I numeri in campionato non mentono: 6 partite giocate. 4 gol e 2 assist. In quello che è probabilmente il suo miglior avvio di sempre in carriera, lo statunitense è il fiore all'occhiello di una banda rossonera che quando si accende regala attimi di bellissimo calcio. Dal 63' Chukwueze 5,5 - Il Lecce lascia spazi, lui non li sfrutta granché.
Reijnders 6,5 - Elegante in mezzo al campo, è il primo a provare a dare la scossa con movimenti ficcanti fra le linee e passaggi da trequartista. Probabilmente ha ragione Fonseca: nella rosa rossonera non c'è un altro centrocampista con le sue qualità.
Fofana 6,5 - E' uno di quelli che si vede meno, ma quanta sostanza riesce a dare al centrocampo milanista... Porta palla se serve, gioca a un tocco quando è nello stretto, arpiona palloni vaganti e non a ripetizione. Dal 63' Musah 6 - Si conferma estremamente duttile: prima diga davanti alla difesa, poi terzino sinistro quando la squadra resta in dieci.
Leao 6,5 - Parte sonnacchioso nonostante la fascia da capitano. Alcuni passaggi sbagliati e una marcatura di Dorgu che lo mette in difficoltà. Poi inizia a surfare come sa fare lui e mette a referto l'assist per la rete di Theo, per l'occasione suo vice capitano.
Morata 7 - E pensare che non doveva neanche giocare per una contusione... A sorpresa c'è dall'inizio e al solito si fa sentire: il gol, da bomber, che apre le marcature, tanti movimenti decisivi per la squadra e la sensazione che questo sia già il suo Milan. Dal 56' Loftus-Cheek 6 - Buon impatto, col giusto atteggiamento dopo un'altra panchina di questo inizio di stagione. Muscoli e intensità tengono alta la squadra.
Abraham 6 - All'appello manca il suo dato statistico, fra i 4 dell'attacco. Lavora e sbraccia, corre e ci mette l'anima: colpisce un palo prima del gol di Pulisic, anche se forse è più un problema di cinismo che non di sfortuna. Dal 76' Jovic sv.
Paulo Fonseca 7 - Ha ancora una volta ragione lui. Cerca continuità di formazione, la trova e porta a casa altri 3 punti che lo portano almeno per una notte in vetta alla classifica insieme al Torino. Cinque minuti di fuoco bastano per piegare il Lecce. Ma in quei 300 secondi si vedono sprazzi di ottimo Milan.
LECCE (di Paolo Lora Lamia)
Falcone 6 - Qualche buon intervento per rendere il passivo meno pesante, ma anche lui viene inghiottito dal vortice rossonero nei 4 minuti in cui segna 3 gol.
Dorgu 5 - Schierato più indietro rispetto al solito, inizia con buon piglio ma poi vive una serata sempre più da incubo contro Leao e Theo Hernandez.
Gaspar 5,5 - Uno dei più positivi fino a quando la partita è equilibrata. Nonostante il passivo, non è tra i più insufficienti.
Baschirotto 5 - Come il compagno di reparto, vive una serata paradossale con la rete dell'1-0 di Morata che fa spartiacque nella percezione della sua prova. Sfortunato protagonista sul gol di Pulisic.
Gallo 6 - Qualche buona iniziativa, in avvio ma anche nella ripresa e cioè quando tanti compagni calano di tono. Si merita la sufficienza.
Ramadani 5,5 - Non risulta il solito metronomo, nel fermare le azioni avversarie così come nell'impostare quella giallorossa. Leggermente meglio dopo l'intervallo.
Pierret 5 - Scelta a sorpresa del centrocampo leccese, sempre più in sofferenza nell'arco dai 90 minuti. Dal 73' Rafia 6 - Finale senza errori, ma con il punteggio già ampiamente compromesso.
Coulibaly 5 - Abbastanza anonimo in mezzo al campo, dove i dirimpettai di Fonseca hanno in più occasioni la meglio. Dall'83' Oudin sv.
Morente 5 - Applicato sulla sua fascia di competenza, almeno fino a quando il Milan non si scatena. In occasione del 2-0, è lui che si fa beffare da Theo Hernandez. Dal 59' Banda 6 - Dà nuovo vigore all'attacco, avendo anche un'occasione per segnare.
Krstovic 5 - Ha un'occasione ad inizio gara e fa un buon lavoro per la squadra. Entra però in negativo sul primo sigillo milanista, facendosi superare nel duello aereo da Morata.
Rebic 6 - L'ex della serata non patisce l'emozione, creando qualche buona situazione sul fronte sinistro e facendosi vedere anche quando c'è da difendersi. Dal 73' Pierotti 6 - Ha una chance nei minuti finali, ma Maignan gli nega la gioia della rete della bandiera.
Luca Gotti 5 - Partita anche difficile da giudicare, perché di fatto viene decisa in 5 minuti sul finale del primo tempo. Da salvare l'atteggiamento dei suoi fino a quel momento e la voglia di restare in gara nella ripresa per evitare l'imbarcata.