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Milan, che rimpianto Conte! Le parole di Stellini, il veto di Ibra: cos'è successo a maggio

Milan, che rimpianto Conte! Le parole di Stellini, il veto di Ibra: cos'è successo a maggioTUTTO mercato WEB
mercoledì 30 ottobre 2024, 10:38Serie A
di Raimondo De Magistris

Prima di sciogliere le riserve in favore del Napoli, Antonio Conte la scorsa Primavera ha valutato tutte le possibilità. Approfittando di un valzer degli allenatori che ha coinvolto più della metà delle squadre di Serie A, il tecnico leccese ha ascoltato rumors e proposte prima di dire sì a De Laurentiis che, scegliendo lui, ha fatto un passo indietro per permettere al Napoli di farne due avanti. La decisione del presidente dei partenopei si sta rivelando quella corretta: Conte nelle prime dieci giornate ha conquistato 25 punti, è ampiamente primo in classifica e in attesa delle altre partite del turno infrasettimanale ha ben sette punti di vantaggio sull'Inter seconda in classifica.

Ma come detto, prima del Napoli Conte ha valutato anche le altre ipotesi. Una possibilità poteva essere la Juventus, ma Giuntoli per il dopo Allegri non ha mai preso in considerazione il suo nome. Un'altra il Milan, anche per richiesta dei suoi tifosi che un giorno sì e l'altro pure chiedevano il suo ingaggio. Il Milan però dopo valutazioni interne ha deciso di mettere sotto contratto un allenatore che non facesse la voce grossa in sede di calciomercato. Nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato Fonseca, così Ibrahimovic si è espresso sul mancato arrivo di Conte: "Non abbiamo discusso di Conte perché, con tutto il rispetto, in base ai nostri criteri non è quello che cercavamo".

Le dichiarazioni di Ibrahimovic sono datate 13 giugno, a giochi fatti. Esattamente un mese prima, il 13 maggio, il vice di Conte Christian Stellini aveva aperto in modo importante a un accordo coi rossoneri: "Cosa sceglierebbe tra Milano e Torino? Prenderebbe il progetto, al di là della questione economica. Tutte le grandi squadre, come il Milan, possono diventare dei progetti adatti a Conte: non c'è nessuna preclusione da parte di nessuno. Io e Antonio non ne abbiamo mai parlato eh... Poi come fai a non associare una grande squadra a grandi allenatori, ma questo vale per tutte le squadre e per tanti grandi allenatori. Il Milan è una squadra forte, che è seconda in classifica. Certo che c'è un gap con l'Inter da colmare, Pioli ha fatto grandissime cose e nella storia di Conte questi gap sono stati colmati. Conte arriva alla Juve col Milan davanti e la Juve torna a vincere, Conte va all'Inter dopo che la Juve aveva vinto 9 scudetti e questa cosa viene ribaltata". Alla fine però Conte non è andato né a Milano né a Torino. Ha ceduto alla corte di De Laurentiis, per la gioia di un Napoli che dopo una stagione complicatissima è ripartito più forte che mai.

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