Messi-Alvarez, che show! L'Argentina torna in finale dopo 8 anni, Croazia al tappeto: 3-0
Otto anni dopo, l'Argentina torna a giocarsi la finale di un Mondiale. Lo fa di prepotenza, sfondando le resistenze croate dopo poco più di mezz'ora e infine legittimando col passare dei minuti il vantaggio. Il 3-0 finale è inequivocabile e specchio fedele di quel che si è visto in campo. La strategia croata, che col Brasile aveva premiato, questa volta non paga.
LE SCELTE DEI CT - Scaloni punta su un 4-4-2 con Paredes in cabina di regia e di fatto De Paul e Mac Allister più interni di centrocampo che esterni. Altra panchina per Di Maria, non ritenuto ancora al meglio. Avanti con Julian Alvarez al fianco di Messi, che raggiunge Lothar Matthaus a quota 25 presenze, divenendo lo stakanovista del Mondiale. Squadra che vince non si cambia per Dalic, che conferma in blocco l'undici anti-Brasile.
UNO-DUE LETALE - Partita bloccata, come ci si poteva aspettare. Croazia come ci si aspetta: attendista, compatta dietro e pronta eventualmente a ripartire. Tuttavia le volte in cui Kovacic ha provato a uscire dal centrocampo palla al piede difficilmente trovava supporto. Argentina per oltre mezz'ora bloccata dall'ottima organizzazione avversaria, ma paziente ad aspettare il momento opportuno per colpire. E appena la difesa croata si alza ecco scattare l'occasione: lancio di Mac Allister a imbeccare Julian Alvarez, Livakovic esce a valanga per fermarlo, Orsato concede l'inevitabile rigore. Dal dischetto esecuzione perfetta di Messi, sinistro che finisce nel sette. Quinto gol in questo Mondiale, agganciato Mbappé. Undicesimo centro in tutte le edizioni, superato Batistuta come miglior marcatore argentino di sempre nel torneo: 1-0 al 34'. Cinque minuti dopo il raddoppio, firmato Julian Alvarez. Azione di ripartenza con l'attaccante che riceve palla a centrocampo da Messi, procede spedito verso l'area, è fortunato nel vincere due rimpalli e col destro supera Livakovic in uscita. Terzo gol per il giocatore del City in questo Mondiale. Partita virtualmente chiusa, vedendo l'approccio croato. Servirebbe ben altro a Modric e compagni per raggiungere un'altra finale.
MESSI-JULIAN, CHE SPETTACOLO - Invece lo spartito è lo stesso, con la Croazia che non si rialza dal doppio colpo subito e non riesce praticamente mai a impensierire Emiliano Martinez. L'Argentina gestisce il vantaggio, fa girar palla e si permette pure di arrotondare il risultato. Gvardiol, classe 2002, e fin qui miglior difensore dei Mondiali, subisce una vera e propria masterclass di Lionel Messi, che se lo porta a spasso, lo dribbla, affonda e serve l'assist per il 3-0 di Julian Alvarez. Il resto è accademia, con Scaloni che concede qualche scampolo di gara a Paulo Dybala. La Joya al 74' fa il suo esordio nel torneo.
DOMENICA LA FINALE - Argentina che raggiunge la sua sesta finale in un Mondiale, dopo quelle del 1930, 1978, 1986, 1990 e 2014. L'avversaria sarà inedita, con una fra Francia o Marocco ad attenderla domenica 18. La Croazia, nonostante il pesante ko, può uscire a testa alta da questo Mondiale: essere tra le prime 4 per il secondo Mondiale di fila per un Paese di nemmeno 4 milioni di abitanti è comunque un grande successo.