Mascara: "Mi ritrovo un po' in Politano e Berardi. Mi piace Soulé, spero Pafundi emerga"

"Vivevo il calcio come divertimento". Parla così Giuseppe Mascara, ex attaccante che ha giocato con Catania, Perugia, Palermo, Genoa, Salernitana, Avellino, Napoli, Novara, Siracusa, Pescara e Al Nassr, oltre alla Battipagliese. In un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport ha spiegato perché oggi non esistono più i calciatori come lui: "Io sapevo che se mi fossi divertito io, si sarebbero divertiti i tifosi della mia squadra, anche se sulla fascia dovevo correre per gli equilibri tattici".
Adesso invece non è più così: "Siamo passati dal calcio degli uno contro uno al calcio dei 'dai e vai', dei triangoli. Oggi mi ritrovo un po' in Politano del Napoli e in Berardi del Sassuolo. Mi piace Soule della Roma e spero che Pafundi (il talentino dell'Udinese, ndr) ce la faccia a emergere. Mi incanta Dybala e fine. Nel complesso, vedo tante squadre giocare come alla PlayStation. Il problema è alla radice, nelle scuole calcio formano dei giocatori robotizzati, si privilegiano i più robusti e le giocate sono preordinate".
Due parole pure su Sinisa Mihajlovic: "Grande spessore. Burbero fuori, buono dentro. Alla fine dell'allenamento del venerdì ci sfidavamo sulle punizioni. Lui era un fenomeno, ma ogni tanto mi faceva vincere per tenermi su di morale. Durante la sua malattia ci siamo scambiati tanti messaggi".
