Le pagelle della Lazio - Milinkovic-Savic trascinatore, troppo Lazzari per tutti
Empoli-Lazio 1-3
Marcatori: 4' Bandinelli, 6' Milinkovic-Savic, 31' Lazzari, 41' Immobile rig.
Reina 6 – Il primo tempo lo passa quasi da spettatore, la ripresa anche. Sul missile di Bandinelli non può nulla, sul palo colpito dal centrocampista dimostra di esserci pur non arrivando alla deviazione così come sulla traversa di Bajrami nel finale di partita.
Lazzari 7 – Ha una velocità superiore a tutti gli altri, nelle sue gambe gira un motore di una cilindrata superiore che gli permette di essere devastante nella fase offensiva tanto che lo si nota in occasione del gol quando supera i difensori avversari come fossero fermi. Qualcosa da rivedere, invece, nella fase difensiva.
Luiz Felipe 6,5 – Partita con pochi errori da parte del brasiliano. A pesare come un macigno sulle speranze dell’Empoli è invece il suo salvataggio sulla linea a inizio ripresa quando si immola pur di difendere la propria porta ma soprattutto mettendo una pietra sulle speranze di rimonta avversarie.
Acerbi 6,5 – Attento in difesa e puntuale negli anticipi, si rende protagonista soprattutto nell’area avversaria: è lui, infatti, a conquistare il rigore, poi trasformato da Immobile, che mette al riparo da spiacevoli sorprese l’esordio di mister Sarri.
Hysaj 6 – Meno intraprendente rispetto al suo compagno di fascia, si limita a cercare di non concedere spazi alla manovra empolese. Una partita di sostanza la sua, di devozione quasi totale alla causa laziale.
Milinkovic-Savic 7,5 – Il vero trascinatore laziale è lui. Prima pareggia di testa scacciando i fantasmi di un esordio con il piede sbagliato, poi serve l’assist a Lazzari per il raddoppio che spiana la strada agli uomini di Sarri. In mezzo tanta corsa, qualche lampo di classe e un carisma da vero uomo squadra. (Dal 70’ A.Anderson 6 – un'occasione in area di rigore e poco più, quanto basta per farsi notare nei 20 minuti che Sarri gli concede)
Leiva 6 – Meno brillante del solito, cerca di compensare il minor dinamismo rispetto agli avversari con l’esperienza, Ci riesce solo a tratti, ma per la Lazio è una pedina fondamentale tanto che anche in una serata non fantastica il tecnico lo tiene in campo fino a quando il risultato non è in ghiaccio (Dal 82’ Escalante s.v.)
Akpa Akpro 6 – Sarri gli chiede di dare sostanza al centrocampo e lui cerca di seguire alla lettera i dettami del proprio tecnico. Gli manca un po’ di qualità e i soliti inserimenti, ma la voglia è quella giusta. (Dal 46’ Luis Alberto 6 – non fa parte dell’undici titolare, ma quando entra dimostra di essere fondamentale per la manovra laziale. La condizione non è al massimo e lo spagnolo si prende qualche pausa, per questo Sarri gli concede appena 45 minuti)
Felipe Anderson 6,5 – Torna in biancoceleste dopo tre stagioni di alti e bassi e ci mette appena sei minuti per far capire perché i tifosi non lo hanno mai dimenticato: assist al bacio per Milinkovic-Savic e palla in rete. Qualche pausa di troppo durante il match, ma quando decide di mostrare il proprio talento sono pochi a poterlo fermare.
Immobile 7 - Un primo tempo passato a scattare e chiedere il passaggio vincente ai compagni, poi quasi allo scadere del primo tempo si presenta sul dischetto per mettere in ghiaccio il risultato: glaciale, spiazza Vicario e indirizza i primi 3 punti della stagione verso la Capitale. (Dal 82’ Muriqi s.v.)
Pedro 6,5 – Neanche il tempo di ambientarsi che Sarri lo getta nella mischia: il tecnico si fida, è un suo uomo, e lui lo ripaga con qualche guizzo interessante e tanta applicazione. Non è al top della forma, ma il tocco è quello di sempre. (Dal 60’ Moro 6 – intraprendete e voglioso di mettersi in mostra come qualsiasi giovane dovrebbe fare, dimostra di poter stare nell’organico laziale che punta alla Champions)
Sarri 6,5 – Tre gol e un gioco a tratti spumeggiante. Non è ancora la Lazio di Sarri, la strada verso il sarrismo è appena iniziata ma i risultati iniziano già a vedersi e il merito è tutto del tecnico, calatosi nella nuova realtà romana in men che non si dica.