Le pagelle della Juventus - Di Maria sublime, Milik un falco. Alex Sandro peggiore in campo
Risultato: Juventus - Atalanta 3-3
Szczesny 5 - La sua serata comincia malissimo: trasforma in oro per l'Atalanta un destro di Lookman sì secco ma centrale per colpa di un intervento goffo a dir poco. Non si riscontrano sue responsabilità invece sugli altri due gol che subisce, fa anche qualche discreta parata.
Danilo 6,5 - Tutt'altro che perfetto ad inizio secondo tempo, né sulla discesa di Maehle dal suo lato né nell'azione che porta al 2-3 dell'Atalanta. Si rifà infilando in rete l'infido destro sulla punizione che Di Maria gli tocca alla perfezione e che sarà l'ultimo gol dell'incontro.
Bremer 6 - La marcatura di Hojlund è affar suo, i continui movimenti sull'intero fronte del danese lo costringono a tanto movimento, non sempre lo contiene ma riesce a non concedergli occasioni per graffiare. Un duello terminato in perfetta parità, come la partita.
Alex Sandro 4,5 - Lascia forse un po' troppo spazio a Lookman per calciare in occasione dello 0-1, ma sono maggiori le responsabilità di Szczesny. Ben più chiare invece le sue colpe quando il nigeriano fa doppietta svettandogli sopra con estrema facilità. Il peggiore in campo.
McKennie 5 - Gioca sulla destra a tutta fascia ma non ha lo sprint dei migliori esterni, provando a compensare con l'intelligenza tattica. Rimane sin troppo dietro le quinte, a lungo si fa fatica a ricordarsi che ci sia anche lui tra i protagonisti del match. Decisamente anonimo.
Fagioli 7 - Scheggia impazzita quando vede spazio davanti, c'è il suo zampino in entrambi i gol juventini del primo tempo. Procura il rigore per Di Maria e serve un gran pallone a Milik, che lo ricompensa con l'assist nel tabellino. Altra super gara per la miglior scoperta. Dall'81' Cuadrado sv.
Locatelli 6 - Quando i trequartisti dell'Atalanta arrivano ad accentrarsi gli procurano grattacapi che sa gestire solo a fasi alterne. Alza il suo voto in pagella e raggiunge una sufficienza precisa conquistando la punizione al limite che Danilo trasforma nel 3-3.
Rabiot 5,5 - Il suo futuro nella Juventus è più che mai in discussione ma la sua importanza e centralità nel presente, no. Nella serata dello Stadium in realtà non assume il ruolo di protagonista che in molti si aspettavano, preferisce evitare i riflettori. Non da lui, non da sei.
Kostic 5,5 - Ha tutta la fascia sinistra a sua disposizione ma non imposta una partita all'insegna dell'aggressività. Il duello con Hateboer scorre lungo pagine di anonimato fino a che Allegri non decide di chiamarlo fuori e usare una delle armi che ha dalla panchina. Dal 61' Chiesa 5,5 - Assente illustre dell'undici iniziale, anche se non da solo, entra con la spinta dei suoi tifosi che ripongono in lui tante speranze. Nella mezz'ora più recupero a sua disposizione combinerà pochino.
Di Maria 7,5 - Tocca il pallone come si addice ai signori del calcio e le giocate che sciorina sul prato dello Stadium parlano per lui. Si incarica di segnare il rigore dell'1-1 e non sbaglia, il tacco con cui lancia Fagioli è sublime. Altro highlight il tocco di suola su punizione per Danilo. Dal 74' Miretti 5,5 - Fresco d'ingresso, ha subito un pallone buono per il 4-3 ma si fa rimontare e chiudere troppo facilmente da De Roon. Poteva essere il gol del nuovo, e definitivo sorpasso.
Milik 7 - Preferito a Kean, non fa rimpiangere Allegri della scelta presa. Dopo una mezz'ora abbondante in cui si segnalava già tra i più positivi, mette la sua firma sul match con una zampata da falco ma pure un po' d'autore. Col piede debole, se così si può chiamare. Dal 74' Kean 6 - Tenta di allungare la difesa orobica con i suoi movimenti, serve a Miretti un pallone goloso che però il compagno non sfrutta. Per il resto non c'è granché da segnalare, ma quel pallone poteva cambiare le sorti.
Massimiliano Allegri 6 - Ha il delicatissimo compito di far dimenticare le pesanti vicende giudiziarie, nonostante il riflesso sul campo (e sulla classifica) sia ben visibile a tutti. Vive una serata di complicata gestione: l'errore di Szczesny lancia l'Atalanta ma la sua squadra ha carattere e la ribalta prima dell'intervallo. Peccato che in apertura di ripresa la Dea torni avanti, fino a che un'altra palla da fermo riconsegna la parità. Alla fine sarà 3-3, al termine di una partita e di una serata pazza quanto i tempi che sta vivendo la Juventus, può portarsi a casa il punto e il carattere mostrato dalla sua squadra.