Le pagelle della Fiorentina - I difensori salvano Prandelli, male Malcuit. Sofferenza Amrabat
Risultato: Fiorentina - Parma 3-3
28’ Martinez Quarta (F); 32’ rig. Kucka (P); 42’ Milenkovic (F); 71’ Kurtic (P); 90' Mihaila (P); 94' aut. Iacoponi (F)
Dragowski 6 - Cade senza colpe dinnanzi al rigore di Kucka, rifacendosi però un minuto più tardi: reattivo nel rispondere coi piedi a Gervinho. La deviazione di Bonaventura lo taglia in parte fuori sul 2-2, può poco anche sul terzo.
Milenkovic 7 - Rialza la testa dopo un periodo tutt’altro che felice, contornato anche da voci di mercato, tenendo perfettamente sulla velocità contro i rapidi avanti ospiti, e segnando in acrobazia il 2-1 dei suoi.
Ger. Pezzella 6,5 - Mette lo zampino sul secondo vantaggio, anche se più della sua sponda è il pasticcio di Sepe a favorire Milenkovic. Coordina però piuttosto bene i movimenti del reparto, e compartecipa anche al 3-3.
Martinez Quarta 7 - Recente rivelazione scovata da Prandelli, si scopre anche arma offensiva: sblocca la partita di testa e trova il suo primo gol in viola. Non solo, perché nel finale centra pure il legno prima della sfiorata beffa.
Malcuit 5 - Spingere spinge, ma per trovare un minimo di qualità nella conclusione delle azioni serve accendere il lanternino. Colpevole sul gol del 2-2, si perde l’arrivo di Kurtic: pomeriggio da dimenticare per lui.
Pulgar 6 - Neanche il tempo di apprezzare il destro al bacio messo sulla testa di Quarta, che regala il rigore del pari con un goffo tocco di mano. Dal suo destro però nasce anche l’azione del 2-1, ed è autore di svariati recuperi.
Amrabat 5,5 - Primo tempo di notevole sofferenza: la minoranza numerica a centrocampo fa sì che sia in perenne asfissia, perdendo molti palloni. Esce a venti dalla fine per un infortunio.
(dal 70’ Bonaventura 6 - Il fatto che la sua deviazione favorisca l’accorrente Kurtic per il pari è solo sfortuna, per il resto cerca di dare più ordine anche se proprio nella fase più caotica del match).
Biraghi 5,5 - Non sufficiente, spinge col contagocce su una fascia che l'ha invece spesso visto capace di fare entrambe le fasi. Oggi non ne fa neanche una. Spaesato, viaggia a giri troppo bassi.
Eysseric 5,5 - Si muove molto in proiezione offensiva, ma non per questo limita il supporto in difesa, come ricorda con una bella chiusura a metà primo tempo. Nel secondo, però, si assiste alla sua eclissi.
Borja Valero 6 - Spirito da ragazzino e attitudine al sacrificio per lo spagnolo che torna titolare e cerca di cucire tra mediana e trequarti, prendendosi un bel po’ di botte. Finito il gas, Prandelli lo chiama fuori.
(dal 77’ Callejon s.v.)
Vlahovic 5,5 - Pomeriggio in cui da parte sua è richiesto notevole sacrificio, e di certo non si risparmia. Allo stesso tempo però risulta davvero poco pericoloso in fase realizzativa, e di fatto non riesce mai ad arrivare al tiro.
Allenatore: Prandelli 5,5 - Si gioca il futuro prossimo contro una bella parentesi del passato, abbandonando l’abbottonato 3-5-2 e varando, anche causa emergenza, un 3-4-2-1 con Borja Valero ed Eysseric dietro Vlahovic, con l’idea di rifornirlo con qualità. A manovrare meglio inizialmente è il Parma, ma i suoi sono cinici e puniscono due volte nel primo tempo con due palle da fermo. Allo stesso tempo, però, denunciano amnesie notevoli nel difendere di reparto, tanto che arrivano tre reti su situazioni decisamente rivedibili. Il rischio tracollo si fa concreto a un passo dal recupero, quando la dea bendata fa girare lato Parma il suo favore, ma almeno si è vista la tempra e la voglia necessaria per riacciuffare un 3-3 che non permette certo di esultare, ma consente almeno di respirare.