Le pagelle del Napoli - Osimhen fa 17 ma è una sciagura per gli altri. E Kvara è un fenomeno

Risultato finale: Napoli-Cremonese 3-0
Meret 6 - Corre un pericolo inutile, con un pallone sfuggito troppo facilmente. Per il resto del match si fa trovare pronto, piazza i guantoni in un paio di occasioni. Ma non rischia quasi mai.
Di Lorenzo 7 - Da buon capitano si carica la squadra sulle spalle, il primo acuto offensivo è il suo: ormai non è più un terzino, fa praticamente la mezz’ala. Poi apre un contenzioso con Carnesecchi, ma non riesce a trovare la rete nemmeno alla quarta opportunità.
Rrahmani 6,5 - Semplifica una serata che poteva trasformarsi in una mezza tragedia. Intercetta tutto, limita le sgasate degli ospiti.
Kim 6,5 - Qualche difficoltà non manca, ma respinge gli assalti al mittente. Nella ripresa alza il ritmo e non passa più nessuno. È di granito, come tutta la linea difensiva degli azzurri.
Mario Rui 6,5 - Ingaggia un duello personale con Pickel che lo vede sempre vincitore, o quasi. Quando affonda diventa un attaccante aggiunto. (Dal 70’ Olivera 6 - Dà il cambio all’ex Roma, entra con la partita praticamente in ghiaccio: gestisce senza troppi patemi).
Anguissa 6 - Il suo Napoli-Cremonese inizia con tre palloni persi. Bastano due occhiatacce di Spalletti per cambiare il registro: da quel momento in poi non fa giocare più nessuno.
Lobotka 6,5 - Gestisce tutti i neuroni, le connessione cerebrali. E pure i pensieri calcistici. Ricorda tanto Pizarro nella Roma spallettiana, non sbaglia un tocco. Dall’83’ Demme s.v.
Zielinski 6,5 - A tratti nemmeno si vede, ma è un dei giocatori più funzionali della squadra. Il 2-0 parte dalla solita pennellata: tanta qualità e un livello parecchio alto. (Dal 70’ Elmas 7 - Gli basta uno sguardo: prende la mira e chiude la partita con un diagonale da applausi).
Lozano 6,5 - Si presenta al match cancellando un’occasione a Vasquez, quando si fa vedere davanti diventa imprendibile. Nel secondo tempo per poco non fa crollare lo stadio con una serpentina alla Kvaratskhelia. Dall’83’ Ndombele s.v.
Osimhen 7 - Forse è il gol più facile del suo campionato, ma si sbatte sin dall'inizio, è diventato un punto di riferimento per i compagni. È il suo gol numero 17 in campionato: nella smorfia napoletana rappresenta la sfortuna. Sì, ma per gli altri.
Kvaratskhelia 7,5 - Fenomeno. Il giudizio potrebbe anche terminare qui, senza ulteriori giri di parole. Non ha il 10 sulle spalle, è un calciatore che sembra essere lontano 20 anni dal prototipo del giocatore moderno. Ma è solo apparenza: pratica un altro sport. Dall’83’ Raspadori s.v.
Luciano Spalletti 7 - In alcuni tratti della gara sembra sorprendersi ancora dei suoi. Ormai il Napoli è un'orchestra perfetta che non stona mai: gli rimane soltanto il crash test della Champions, ma il tricolore assume ogni giorno contorni più nitidi.
