La rivincita di Elmas: da ultima scelta al Lipsia a protagonista del Torino
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"Ci sono tanti margini di miglioramento perché non giocavo da tanto tempo. È stato un anno difficile per me, ma mi sto mettendo in moto. Dopo un anno e qualcosa oggi è stata la mia prima partita da titolare". Recitava così Eljif Elmas, trequartista macedone classe '99 che dopo la vittoria trovata con il Milan (2-1) si è sfogato un po', lasciando intendere la brutta parabola al Lipsia.
I presupposti al Lipsia, poi il disastro
Trasferitosi al Lipsia nel gennaio 2024 per tappare il buco lasciato da Emil Forsberg, la sua avventura nel club tedesco non è stata proprio soddisfacente. Un investimento da 24 milioni di euro per prelevarlo al Napoli, sotto la guida di Marco Rose ha trascorso sei mesi da seconda scelta invece, con 752 minuti giocati e due soli gol trovati. Finché lo spazio nella nuova stagione si è praticamente azzerato (89 minuti tra Bundesliga, DFB Pokal e Champions League), tant'è che Elmas si è ritrovato a trascorrere più tempo relegato tra panchina e infermeria (falcidiato da qualche problema muscolare di troppo).
Ritorno col botto in Italia
Un addio dal Lipsia a gennaio si ventilava già con mesi d'anticipo e lo scorso 30 gennaio è arrivato l'annuncio: Eljif Elmas nuovo giocatore del Torino. In prestito con diritto di riscatto fissato a 17 milioni di euro, ha atteso con pazienza il suo momento tra Atalanta e Genoa, ma in appena 3 partite ha preso le redini granata e colpito mister Vanoli con 2 gol. L'ultimo proprio oggi a Monza per rompere gli indugi e spianare la strada della vittoria del Toro in trasferta, che mancava tremendamente (dal 13 dicembre con l'Empoli). Al termine della Serie A mancano ancora 11 giornate, ma il macedone all'ombra della Mole Antonelliana ha iniziato col piede giusto. E in appena 177 minuti.
Alla vigilia del match contro il Monza Paolo Vanoli, tecnico del Toro, già ne parlava così: "Elmas sta crescendo, era quello con più qualità di tutti ma anche con una condizione inferiore. La mia capacità è avere le sue performance senza portarlo al limite: a volte si arrabbia perché lo sostituisco, a volte si pensa che la condizione si abbia solo giocando, ma in realtà la si migliora facendo lavori a secco. Ci ha portato professionalità e qualità, tutti sanno le sue qualità. I giocatori qualitativi si riconoscono tra di loro".
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