La contestazione dei tifosi si fa sentire sempre di più. E intanto i proprietari si scambiano
Si sono conclusi ufficialmente con la cena di gala nella serata di ieri i festeggiamenti del Milan per i 125 anni dalla fondazione del club. Il problema è che c'è stato ben poco da festeggiare. Il clima in casa rossonera è, infatti, molto complicato da gestire, sia sul campo, con i risultati in campionato molto scadenti, che fuori, con la proprietà che si deve barcamenare tra il vendor loan con Elliott e la contestazione dei tifosi
La contestazione
Andiamo in ordine cronologico e partiamo da quest'ultimo punto. Dopo la prima forte protesta al termine di Milan-Genoa, la Curva Sud Milano si è presentata ieri davanti al Teatro Armani a Milano per accogliere con cori, fischi o applausi, a seconda del personaggio arrivato, i componenti del team rossonero. Ci sono stati cori che inneggiano a tirar fuori gli attributi per Theo, Leao, Calabria, Loftis-Cheek e Tomori, applausi per Maignan, Fofana, Reijnders, Pulisic e Camarda, mentre c'è stata indifferenza e silenzio per mister Fonseca. La proprietà, come già successo domenica, è stata invitata con cori molto chiari a cedere il club. Entrata dal retro, invece, la dirigenza, Ibrahimovic compreso, per evitare il contatto e i cori della curva.
Singer e Cardinale
E a proposito di club e di eventuale cessione. Come rivelato dalle immagini esclusive di MilanNews.it, alla festa di ieri presente era presente Gordon Singer, numero 1 di Elliott ed ex proprietario del Milan. La sua presenza fa da contraltare all’assenza di Gerry Cardinale, attuale proprietario del club rossonero, che verso Elliott ha un debito (vendor loan) da quasi 700 milioni da saldare entro il 31 agosto 2025. Singer è spesso presente alle partite del Milan (c'era, per esempio, a Madrid), ma la notizia importante è che c'era lui e non Cardinale. Una presenza/assenza che farà discutere.