Empoli, il fascino dei giovani e la volontà di rafforzarsi a gennaio

Se il campionato finisse in questo momento l'Empoli sarebbe salvo. Finora la squadra di D'Aversa ha disputato un torneo convincente e ha dimostrato buone qualità di adattamento, soprattutto quando, alla spicciolata, ha dovuto fronteggiare i tanti infortuni. A tre giornate dalla fine del girone di andata l'Empoli è ampiamente in linea con il suo obiettivo, conscio però che non deve abbassare la guardia. Diciannove punti non sono sufficienti per stare tranquillo.

La bontà delle seconde linee
Come dicevamo, l'Empoli sta compiendo la sua missione nonostante non abbia speso un centesimo in estate e tutte le tabelle di inizio anno lo dessero per sicuro retrocesso. Merito della solita accuratezza con cui la società ha programmato la stagione, puntando molto sui calciatori provenienti dal proprio vivaio. Scelta azzeccata in tutto e per tutto, visto il loro rendimento. Certo, a gennaio la squadra andrà rafforzata in alcuni reparti, ma non perché le cosiddette "seconde linee" si sono rivelate inadeguate. I giovani si sono integrati bene in un gruppo che ha principi sani e rema dalla stessa parte.

Il nodo-Ismajli
Sul fronte mercato ci sono un paio di nodi da sciogliere. Il primo riguarda Ardjan Ismajli. Il centrale albanese sta disputando la sua migliore stagione e ha attirato le attenzioni di numerosi club. Si trova in scadenza di contratto e per questo risulta ancora più appetibile. L'Empoli ha tre strade: cercare di convincerlo a firmare, con la promessa di cederlo a giugno; venderlo adesso cercando di trarci il più possibile; rassegnarsi di perderlo a fine campionato, ma sfruttandolo per i prossimi 6 mesi. Una valutazione non semplice, visto che il difensore è un perno fondamentale per il gioco di D'Aversa.

La necessità di sostituire Pellegri
E poi ci sono gli eventuali arrivi. Il grave infortunio di Pellegri costringe il club azzurro a tornare sul mercato per ingaggiare un attaccante che possa entrare in competizione con Colombo ed Esposito. L'attaccante di proprietà del Torino si stava ben comportando e la sua assenza ha indubbiamente complicato i piani di D'Aversa. Serve una prima punta con certe caratteristiche che possano sposarsi, e velocemente, con l'idea di gioco dell'allenatore. Non sarà semplice individuarlo ma soprattutto prenderlo, perché difficilmente l'Empoli potrà spendere senza privarsi di almeno una pedina importante. Cosa che la società vorrebbe rimandare a fine campionato.