L'Inter frena a Marassi: nerazzurri sottotono, il Genoa ferma anche Inzaghi. Finisce 1-1
Genoa e Inter pareggiano: 1-1, Dragusin risponde ad Arnautovic.
Marassi è la Svizzera del duello per lo scudetto. Come la Juventus poco tempo fa, anche l'Inter si ferma in casa del Genoa, capace con la stoccata dell'ex bianconero Radu Dragusin di rimontare in un batter d'occhio il vantaggio nerazzurro firmato da Marko Arnautovic al primo gol in questo campionato. Al Ferraris finisce 1-1 e la corsa nerazzurra verso il tricolore si perde nelle nebbie che costringono l'arbitro Doveri anche a una sospensione da quasi dieci minuti dopo appena un quarto d'ora di gioco. In una gara molto tattica ma mai troppo divertente, Simone Inzaghi manca l'appuntamento con la quindicesima vittoria in questa edizione della Serie A e rinvia l'appuntamento col titolo d'inverno, dato che battendo la Roma domani Allegri si potrebbe riportare a meno due dalla capolista, questa notte a più 5 sulla Vecchia Signora. Si chiude senza la vittoria il 2023 interista, comunque da incorniciare, in una serata storta per la squadra e per i singoli, a partire da Thuram e Calhanoglu che non regalano i botti di San Silvestro. Stappa lo spumante da grande allenatore Alberto Gilardino, che qui ha fermato non solo Inter e Juve ma pure il Napoli e persino battuto la Roma: il suo Grifone, molto lucido nell'affidarsi alla preziosa sregolatezza offensiva del solito Gudmundsson chiude l'anno solare con un bel pari e 20 punti in classifica.
Arnautovic ispirato, troppi fumogeni. Palleggio ma anche tanta attenzione difensiva: i temi tattici della serata sono chiari. Arnautovic parte in versione suggeritore: Mkhitaryan e Thuram non concretizzano. Al quindicesimo una gara finisce: Doversi sospende le ostilità per i troppi fumogeni di Marassi, si riparta solo dopo quasi dieci minuti. Il Genoa ne approfitta per alzare il proprio livello, il principale brivido alla porta di Sommer lo porta Acerbi con una deviazione all'indietro di testa che fa la barba al palo. Gli highlights, come avviene spesso quando in campo c'è l'Inter, arrivano nel finale di frazione: i nerazzurri trovano l'undicesimo gol nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo il primo in questa Serie A di Arnautovic che si sblocca con un tap-in dopo il palo di Barella e tra le proteste dei padroni di casa per una spinta di Bisseck. Quando l'uno a zero sembra scontato, arriva la prima rete subita su corner dalla squadra di Inzaghi in questa stagione: la segna Radu Dragusin, bravo a svettare e stoccare sull'angolo battuto dal solito Gudmundsson. 1-1 all'intervallo.
Secondo tempo senza emozioni. Gilardino cambia De Winter con Vasquez ed è proprio quest'ultimo a rendersi subito pericoloso su palla inattiva. L'Inter, per tutta risposta, sfiora il raddoppio con Arnautovic. Altri messaggi dalla panchina rossoblù: fuori Strootman ed Ekuban, dentro Malinovskyi e Retegui, evidente doppio segnale di quanto Gila creda alla possibilità di far ancora più male all'Inter. La realtà è che però il secondo tempo scivola via, tra le nebbia finta e sempre fitta di Marassi e le velleità di entrambe le squadre di provare a farsi del male senza mai riuscirvi. I cambi, anche quelli di Inzaghi che punta su Sanchez, poi su Frattesi e sul rientro di Dumfries, non svegliano dal torpore di un finale di gara da fine anno senza grandi emozioni.