Brescia, Cellino mangia-mister? Il patron si smentisce: conferma Maran e bacchetta la squadra
Weekend di sosta per la Serie B, giunta alla terza pausa stagionale per le Nazionali. Una pausa alla quale il Brescia rischiava di arriva nel peggiore dei modi, ma che invece arriva con un Massimo Cellino "rinnovato" che, invece di confermarsi solito mangia-allenatori, ha preso le parti di mister Rolando Maran, confermandolo sulla panchina della Rondinelle e bacchettando la squadra, rea di poco impegno.
Ma andiamo con ordine, a sabato scorso. Sotto di due reti a zero nella gara contro il Cosenza, valevole per la 13ª giornata del campionato cadetto, il Brescia sembrava aver trovato comunque la vita del pareggio, ma i minuti di recupero del match si sono invece rivelati fatali: il Cosenza espugna il 'Rigamonti' per 2-3, e nel post gara Cellino lascia lo stadio scuro in volto, senza dichiarazione alcuna, dopo un'oretta dal triplice fischio, accompagnato dal Direttore Sportivo Renzo Castagnini. Tutto lascia presagire l'esonero di Maran, e il fatto che non sia fissata la ripresa degli allenamenti diventa qualcosa di più che un semplice indizio.
Lunedì, però, ecco che Cellino sorprende tutti. Parla alla stampa, e blinda il mister: "Sapete che non sono uno che tiene gli allenatori per pietà. A Maran posso rimproverare alcune scelte, ma se pensiamo che il problema sia l’allenatore ci facciamo male. Non lo cambio con nessuno e la colpa penso sia più di qualche giocatore. Abbiamo bisogno di mettere più energia nelle gambe e di sgobbare durante la sosta. Nell’ultima sosta, con tutti gli infortunati o acciaccati che avevamo, non abbiamo fatto un bel niente di quello che si doveva fare. Bisogna lavorare più seriamente di quanto fatto finora".
Il messaggio è arrivato forte e chiaro, e una scossa, alla ripresa, dovrà necessariamente esserci.