Dal caso Brunori al deludente Le Douaron. In casa Palermo va risolta la crisi del gol
Matteo Brunori, Thomas Henry come punte centrali, Federico Di Francesco, Francesco Di Mariano, Lorenzo Insigne e poi i nuovi Stredair Appuah e soprattutto Jeremy Le Douaron che coi quattro milioni di euro spesi dal Palermo per strapparlo al Brest – squadra qualificata in Champions League – è stato l’acquisto più costoso della Serie B, superando anche il budget totale di diverse società.
Sulla carta l’attacco dovrebbe essere l’ultimo dei problemi in casa rosanero, ma alla prova dei fatti le cose sono molto diverse. Solo Insigne, capocannoniere a quota quattro gol, infatti sta tenendo un rendimento all’altezza tanto che ha già raddoppiato il bottino di un anno fa, mentre gli altri al momento sono una delusione.
Il bomber e capitano Brunori paga probabilmente una rottura con l’ambiente, nata dopo alcune dichiarazioni nel finale dello scorso anno sulla pressione della piazza, che sembravano essere state ricomposte dopo un’estate in cui l’attaccante sembrava sempre sul piede d’addio. Evidentemente questo non è successo e da trascinatore il classe ‘94 si è trasformato in un grande equivoco finendo spesso e volentieri in panchina nonostante il rendimento del francese Henry non sia stato certamente esaltante e che l’altro transalpino Le Douaron sia al momento una delle grandi delusioni con ancora zero gol all’attivo e una serie di prestazioni non all’altezza della sua valutazione.
Una crisi, quella offensiva, che va risolta in fretta per evitare di vivere un’altra annata interlocutoria e rimandare nuovamente l’assalto a quella promozione in Serie A che è l’obiettivo della società. E chissà se questa pausa possa essere utile al tecnico Dionisi per rivitalizzare un reparto tanto forte quando finora inefficace.