Juventus, Weah: "Qui sto bene, la squadra è forte. Non dobbiamo porci limiti"
Nel post partita di Udinese-Juventus, Timothy Weah è stato raggiunto dai microfoni di DAZN per commentare il ritorno alla vittoria della squadra. Un piccolo excursus anche riguardo al padre George, che ha confessato la sua passione per i colori bianconeri.
"Pensare come un attaccante? Ovviamente in allenamento il mister mi dà istruzioni ma questo è anche il mio istinto naturale, ho giocato in quasi tutti i ruoli ma soprattutto come 9, mi hanno sempre insegnato di farmi trovare pronto in area e nelle ultime partite mi è venuto naturale. Qui sto bene, questa squadra per me è molto forte, siamo una squadra di giovani, per me è una opportunità per giocare bene. Dobbiamo continuare a giocare così, tutti insieme, perché quando lo facciamo siamo forti."
Hai realizzato il sogno di tuo padre che sperava di giocare un giorno nella Juventus. In termini di autostima cosa vi ha dato il 4-4 con l'Inter della scorsa settimana?
"Quest'anno non dobbiamo porci limiti, è una squadra che ha voglia di lottare e il mister vuole che siamo sempre concentrati. Siamo un gruppo che può fare tutto, dobbiamo avere la giusta mentalità, la grinta. Dobbiamo restare focalizzati e restare su questa strada. Mio padre è sempre stato un tifoso della Juve e quando Capello era qui ad allenare c'era la possibilità che mio padre venisse alla Juve, ma poi non ci sono state le circostanze. Ma sono sicuro che è ancora molto legato anche al Milan. Sono felice di poterlo rendere orgoglioso".