Juventus, nessuno come Gatti: l'unico sopra i 3000 minuti, ma con Motta scarso feeling
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Federico Gatti lo stacanovista: potrebbe essere soprannominato così il centrale della Juventus che, in occasione del match perso in Coppa Italia contro l'Empoli, ha tagliato il traguardo 3035’ stagionali in campo. Nessuno come lui in bianconero, pochi come lui con altri colori addosso. Dovrebbe dunque essere uno degli scudieri di Thiago Motta, invece il feeling con il tecnico non si sta rivelando dei migliori.
Come sottolinea Tuttosport, Gatti è stato uno dei primi giocatori alla Continassa a fare i conti con un’incomprensione con il tecnico, del quale non tutti i bianconeri hanno saputo digerire modi e abitudini. A partire dal modo di porsi e di evidenziare gli errori individuali, nel corso delle sedute d’allenamento in settimana, di fronte alla squadra al completo. Tensioni che hanno incrinato il legame allenatore-giocatore fin dal mese di ottobre, certificate da una serie di episodi: la fascia assegnata a Cambiaso contro la Lazio, la decisione di preferirgli Danilo a gara in corso con lo Stoccarda, la panchina a San Siro di fronte all’Inter.
Così il centrale ha perso posizioni nell’indice di gradimento del tecnico, trovando comunque con continuità il campo a causa della serie di infortuni che ha coinvolto Bremer, Cabal, Kalulu e, in ultimo, anche Veiga. C'è inoltre da registrare la frenata al tavolo delle trattative per il rinnovo, che in autunno pareva soltanto una formalità, e che invece ora non pare così scontato anche per via di quelle crepe emerse lungo il cammino. Con Gatti ma, va detto, non soltanto con lui.
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