Juventus, Cabal si presenta: "Inter? Non ne voglio parlare, il mio sogno era venire qui"
Juan David Cabal è stato presentato oggi come nuovo giocatore della Juventus. Di seguito il suo intervento in conferenza stampa, riportato da Bianconeranews.it.
Come sono andati questi primi tuoi giorni in bianconero?
"Sono davvero contentissimo di essere qui, per me è davvero un sogno poter essere arrivato in una delle squadre più grandi del mondo. Sto lavorando davvero tanto per poter riuscire a diventare un giocatore importante come lo sono stati Chiellini, Bonucci o Cannavaro".
Con le tue caratteristiche cosa pensi di poter dare?
"Voglio portare alla Juve tutto il mio talento e quello che sono come persona sia nel campo che fuori, cercherò di fare tutto ciò che posso per questa squadra e cercherò di migliorare su tutti i fronti".
Che tipo di giocatore sei? Hai qualche punto di riferimento nella Juve del passato?
"Se dovessi usare una sola parola sarebbe resilienza, ho lottato tanto per questo mio sogno e molti hanno visto che avevo la maglia della Juve già da piccolo. Ho diversi riferimenti, come Cuadrado, Cristiano o Alex Sandro, giocatori che sono rimasti nella storia".
La tua volontà di venire alla Juve è stata fondamentale per permettere ai bianconeri di superare l'Inter. Come è andata la fase cruciale della trattativa?
"Anche la mia famiglia sognava il mio arrivo alla Juve, non voglio parlare dell'Inter perché so che anche loro sono una grande squadra ma il mio sogno era la Juve".
Tu sei il secondo colombiano nella storia della Juventus dopo Cuadrado, che poi si è trasferito all'Inter, lo hai sentito?
"Sono diversi i giocatori colombiani che mi hanno ispirato perché ho avuto la fortuna anche di condividere il campo con diversi di loro. Zapata ad esempio mi ha aiutato molto nel mio percorso di crescita. Cuadrado mi ha detto che avevo preso la decisione giusta perché non esistono squadre come la Juve".
Che impressioni ti ha fatto Thiago Motta?
"Mi ha detto innanzitutto di godermela e continuare ad essere me stesso, ma lavorare per cercare d diventare un giocatore migliore. È stato un grande giocatore e sono certo che mi insegnerà tanto".
Preferisci giocare terzino o sulla fascia?
"Tra i giocatori che ammiravo da piccolo c'è Marcelo, il terzino del Brasile, me negli anni ne ho seguiti tanti per imparare da loro. Sul ruolo in difesa non faccio differenze, mi piacciono entrambi".
Baroni su di te ha detto: "Mi piacerebbe che credesse in sé stesso quanto io credo in lui". Dopo la firma con la Juve la tua autostima è migliorata?
"Ho sempre avuto autostima, perché se non credi in te stesso certo non possono farlo gli altri. Certo in Italia sono cresciuto molto e adesso conosco bene il calcio della Serie A"
Martedì hai giocato all'Allianz Stadium, che emozioni hai provato?
"Quando entro nello spogliatoio sono ancora molto emozionato e felice di ciò che sto vivendo e di come tutti mi hanno accolto, la mia intenzione è di restituire altrettanto".
La tua è una bella storia, anche un po' incredibile. Guardando al futuro, a livello umano che qualità pensi di dover avere per non soffrire di vertigini?
"Serve una solidità mentale, che nel calcio è un aspetto importante, bisogna crescere come calciatori ma anche come persone".
Un bilancio del tuo 2024, cosa vuol dire alla Juventus anche in ottica nazionale?
"Essere arrivato alla Juve è la cosa più bella che potesse succedermi, a volte piango anche per la gioia immensa di essere qui".
Secondo te chi sono i leader nel gruppo della Juve di oggi?
"Nello spogliatoio i leader sono noti, ma in campo siamo tutti leader perché andiamo tutti verso lo stesso obiettivo e lavoriamo per poterlo raggiungerlo".