Juric ha vinto, De Rossi non c'era (ancora) riuscito. Ma dopo sole 5 gare è già in discussione
Cinque partite posson bastare per decidere il futuro di un allenatore? A quanto pare sì, visto che Daniele De Rossi è stato esonerato dalla Roma già alla quarta giornata. Mister Ivan Juric è giù durato una gara in più, eppure polemiche e dubbi non mancano di certo. Due vittorie, due pareggi e una sconfitta, con 7 gol segnati e 4 subiti, è il bottino del tecnico croato arrivato lo scorso 18 settembre.
Tre pareggi e una sconfitta, con due gol fatti e tre subiti, è invece il bilancio di DDR alla guida dei giallorossi. I gol segnati in quel caso erano stati 2, mentre quelli subiti 3. Troppo poco secondo i Friedkin, che dopo un mercato importante volevano risultati immediati. Se è vero che con Juric la Roma versione 2024-2025 ha finalmente assaporato il sapore del successo (3-0 all'Udinese e 2-1 al Venezia), è altrettanto vero che alcune prestazioni hanno lasciato qualche perplessità.
Dall'1-1 con l'Athletic alla sconfitta per 1-0 con l'Elfsborg, guardando all'Europa League, fino al pareggio col Monza: nelle ultime uscite Svilar e compagni hanno tutt'altro che convinto, alimentando i dubbi della piazza (e della società?) a tal punto da far circolare la voce di un possibile - clamoroso - ritorno di De Rossi. Una certezza (almeno una) però c'è: si chiama Artem Dovbyk, fa il centravanti ma soprattutto fa gol (già 4 in 9 partite).