Inzaghi e il calendario di febbraio: "Non me lo aspettavo così, speravo di far riposare la squadra"
Simone Inzaghi si aspettava un calendario diverso per la sua Inter nel mese di febbraio. Nonostante il passaggio diretto agli ottavi di Champions League, i nerazzurri giocheranno sette partite da qui al 2 marzo, a un ritmo appena inferiore a una gara ogni tre giorni. A pesare, oltre agli impegni di campionato, sono il recupero dei 70 minuti con la Fiorentina - fissato il 6 febbraio, con Inter-Fiorentina domenica 10 - e la gara di Coppa Italia del 25 con la Lazio.
Impegni, per la cronaca, che ci sarebbero stati comunque, anche in caso di spareggi di Champions. Da quel punto di vista, l'aver già superato lo step dei playoff alleggerisce effettivamente il calendario interista, che altrimenti avrebbe previsto altre due partite nello stesso lasso di tempo. Il pensiero principale, anche se non dichiarato in conferenza stampa, è legato ai due incroci ravvicinati con Lazio e Napoli di Coppa e campionato, tra il 25 febbraio e il 2 marzo.
Le parole di Inzaghi. Il tema è stato trattato ampiamente nella conferenza stampa alla vigilia del derby: "Abbiamo giocato sedici partite in due mesi, praticamente un girone in due mesi, e siamo stati bravi ad arrivare nelle prime otto in Champions ma abbiamo ora il recupero con la Fiorentina e la Coppa Italia in una data particolare: ci impedirà di lavorare al meglio come pensavamo, però non dipende da noi. Come recupero hanno messo questa data che non ci aspettavamo, la data di Coppa Italia poteva essere diversa, ma sappiamo che dovremo correre anche a febbraio. Arrivare nelle prime otto di Champions pensavamo ci permettesse di lavorare diversamente, invece lo faremo come a gennaio".
Pungolato su quale soluzione si aspettasse, il tecnico interista ha spiegato di non essere completamente a conoscenza dei meccanismi legati alla compilazione del calendario, che imponevano la disputa del recupero di Fiorentina-Inter alla prima data utile e suggerivano comunque di farla giocare - anche se non c'è una regola precisa su questo, solo una prassi volta a tenere la regolarità del calendario - prima del ritorno: "Mi era stato detto che si era trovato un accordo per quella come prima data disponibile, io non lo sapevo. È giusto che l'abbiano messa lì, noi ci adegueremo e giocheremo come sempre. Pensavo che a febbraio la squadra, giustamente per quanto fatto, la si potesse allenare ancora meglio, invece con il recupero di Firenze e la partita di Coppa Italia non mi permette né di lavorare né di dare il giusto riposo che questi giocatori avrebbero meritato dopo 16 partite in due mesi".