Inter, da Lecce al Lecce tra rammarichi e speranze. Gosens nuovo acquisto e il miglior Lautaro di sempre
Tanta fatica all'andata, un po' meno al ritorno. Da Lecce al Lecce, il risultato cambia poco: l'Inter, che aveva vinto al Via del Mare, lo fa anche al Meazza. Del resto, il tempio di San Siro è una fortezza dove i nerazzurri si sono regalati un solo passo falso, quello con l'Empoli. Forse il peggiore nel solco scavato rispetto al Napoli, anche se è un dato oggettivo che allo scudetto i nerazzurri abbiano detto addio troppo presto e molto lontano da Milano. Il 2-0 di ieri è ovviamente una buona notizia per le risposte che ha dato, anche se non proprio una novità: tante cose si possono imputare ai ragazzi di Simone Inzaghi, ma non la capacità di reagire alle difficoltà.
Rammarichi e speranze. I primi sono legati a quel tricolore che, come detto, l'Inter guarderà da lontano. -15 è un dato clamoroso, eccessivo anche facendo la tara alla clamorosa corsa del Napoli. I nerazzurri non sono secondi in classifica per caso: Inzaghi ha tra le mani la rosa migliore. Ormai inutile crogiolarsi in queste sofferenze. Le speranze, semmai, l'Inter se le alimenta per la Champions. Chi dice che può vincerla pecca di ottimismo nei confronti del calcio italiano, ma andare lontano si può. E la gara col Lecce ha confermato una cosa: l'Inter, se gioca a mille, è difficile da prendere. L'1-0 di contiana memoria resta negli occhi. Rispetto al suo predecessore, Inzaghi ha forse messo (ancora?) troppo poco quando c'è da trovare una via alternativa e quando l'avversario non costringe a ritmi alti. In Champions, almeno, questo rischio non dovrebbe esservi e per questo l'Inter può sperare di andare più lontano che in Serie A.
Gosens nuovo acquisto, il miglior Latuaro di sempre. Dei protagonisti di ieri sera, due su tutti. Con un anno e qualche mese di ritardo, forse Robin è diventato Batman. Gosens è stato tra i migliori in campo, come era del resto già successo nella fatal Bologna. A proposito di vie alternative: il tedesco lo è rispetto a Dimarco, dà qualcosa che l'Inter non è abituata ad avere e per questo può essere un fattore. Lo è di sicuro Lautaro Martinez. A proposito: fascia al braccio e basta contare le presenze, un criterio che sembra dire "non abbiamo leader". L'Inter ne ha uno, tornato nella miglior veste possibile dopo il mondiale vinto da comparsa. Nel 2023, in campionato, non ha segnato soltanto contro Empoli, Bologna e Sampdoria. Vi dice qualcosa?