Giuseppe Barone: "Sarebbe bello lavorare nella Fiorentina. Tanto affetto per mio padre"
Il 2024 è stato un anno complicato per la Fiorentina, che ha dovuto dire addio a Joe Barone, scomparso nel marzo scorso. L'ex direttore generale ha lasciato un grande vuoto all'interno del club viola e resterà per sempre nei cuori di tutti i tifosi, che non smettono mai di ricordarlo. Ai microfoni di Radio FirenzeViola è intervenuto il quartogenito dell'ex dirigente gigliato, Giuseppe Barone, che ha parlato di tanti argomenti.
Le manca già Firenze?
"Sono tornato in America un paio di settimane fa ma sento già la mancanza di questa città spettacolare" .
Voi vi sentite un po’ fiorentini?
"Certo e ne siamo molto contenti. Abbiamo l’appartamento in centro: che meraviglia".
A proposito, in Borgo Ognissanti hanno dedicato l’annuale concerto natalizio a suo padre.
"È stato un grande orgoglio. Ci hanno mandato qualche video, abbiamo sorriso insieme. È stata una cosa speciale per la nostra famiglia".
Anche Commisso ha chiesto le immagini della serata. Lui l’ha più sentito?
"In questi giorni no, ma il rapporto tra le nostre famiglie non è cambiato dopo tutto quello che è successo".
Quanto vi manca Joe?
"Sono già passati nove mesi, ma alla fine non sono così tanti. E quindi non è facile parlarne, il dolore è ancora forte".
Sua madre Camilla come sta?
"Bene, questa situazione non è facile per lei, ma deve andare avanti".
Ci parla della Joe Barone Foundation?
"È un'organizzazione benefica, siamo orgogliosi di portare avanti tante idee sia per la nostra New York che per Firenze. Siamo ancora nelle prime fasi, ma sono sicuro che ci potrà regalare tante emozioni per le persone e per i bambini".
Ci sarà un’inaugurazione sia in America che a Firenze, giusto?
"Sì, l’idea è questa. Stiamo lavorando per poter fare una bella presentazione in entrambi i posti".
La sua famiglia come ha vissuto la vicenda Bove?
"Non è stato facile vedere quello che è successo in campo. Voglio solo dire che l’importante è che stia bene. Lui è un ragazzo forte, non vedo l’ora che possa tornare in campo".
Ha avuto modo di sentirlo?
"Ancora no, spero di poterlo incontrare quando verrò a Firenze".
Quando tornerete?
"Dopo le feste. Vogliamo esserci entro fine gennaio".
Cosa si aspetta dalla Fiorentina quest’anno?
"Non voglio guardare troppo avanti, meglio pensare partita per partita. L’importante è che la squadra sia sempre pronta ad affrontare qualsiasi avversaria. Sono sicuro che potrà fare grandi cose".
Ora che ha appeso gli scarpini al "chiodo", cosa ha in mente?
"Nella mia testa c’è una strada. Non voglio dire tanto, ma sicuramente sarà nel mondo del calcio".
Qualcuno di voi fratelli spera in un futuro in Viola?
"In futuro sarebbe bello lavorare nella Fiorentina. Non si sa mai".