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Gasperini: "L'Atalanta non si è mai nascosta. Scudetto? L'Inter è ancora la favorita"

Gasperini: "L'Atalanta non si è mai nascosta. Scudetto? L'Inter è ancora la favorita"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 4 novembre 2024, 10:22Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Gian Piero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato a Radio Anch'io Sport su Rai Radio, dopo la vittoria di ieri al Diego Armando Maradona contro il Napoli, che ha fatto pensare a molti che la Dea sia una candidata per lo scudetto: "L'Atalanta non si è mai nascosta, ha sempre cercato di giocare gara per gara e vedere dove può arrivare. Scudetto? Il campionato si è un po' diviso. Lì in alto sono tutte molto ravvicinate e tutte quante possono sognare. Poi, rispetto a tutte le altre, penso che l'Inter abbia qualche possibilità in più. Ma è giusto che noi, Fiorentina e Lazio in questo momento possiamo essere particolarmente felici".

L'Atalanta come il Verona 84-85?
"Difficile fare Paragoni. L'Atalanta ogni anno cambia molto, magari perde anche qualche giocatore. Ci sono tanti giocatori nuovi. La vittoria dell'Europa League ha fatto fare un salto di qualità: ha dato autostima, sicurezza, convinzione. Su questo stiamo lavorando e cercando di inserire anche i nuovi arrivati. Per giocare e vincere c'è bisogno di uno scatto ulteriore e anche molto efficace per cercare di avere speranze".

La crescita è arrivato dunque grazie all'Europa?
"È indubbio che le coppe ci abbiano aiutato. Tanti dicono che le coppe ti tolgono qualcosa, c'è stato un periodo in cui sono sembrate quasi un impedimento. Invece le coppe per noi sono eccezionali. Ti possono togliere qualcosa per la frequenza di partite e per qualche infortunio, però la capacità di giocare su altri ritmi per noi è stata straordinaria. Ti arricchisce dal punto di vista atletico e tattico. Se questo bagaglio te lo porti poi in campionato sicuramente hai del giovamento".

Capitolo Retegui, quali margini di miglioramento ha?
"I meriti sono del ragazzo. Non è che posso dare qualche cosa in più. Posso cercare di aiutarli a esprimere quelle che sono già le loro qualità. Noi possiamo avere delle idee, ma poi sono decisive le risposte dei ragazzi. La risposta di Mateo è stata eccezionale, la capacità di applicare sul campo quello che noi crediamo e pensiamo è tutto merito suo".

A Napoli decisiva la mossa di lasciare Retegui in panchina?
"Ci siamo espressi bene, una delle migliori partite di questo periodo. Siamo stati bravi sotto tutti gli aspetti: tatticamente, tecnicamente, soprattutto abbiamo difeso nel modo migliore e a inizio stagione abbiamo avuto qualche problema sotto questo punto di vista. A parte i tifosi del Napoli, ieri tutti tifavano per noi, abbiamo fatto felici un po' tutti".

Daniel Maldini possibile rinforzo per il mese di gennaio?
"Non lo so, sicuramente è un ragazzo che sta facendo molto bene. L'Atalanta si deve guardare in giro, soprattutto su questo profilo di giocatori. Sono quelli che può permettersi, che può far migliorare e far crescere. L'obiettivo più importante per l'Atalanta sono i bilanci, la tipologia di giocatore a cui pensa è molto simile a quella di Maldini".

L'aumento di partite e un calendario affollatissimo?
"Si stanno aggiungendo troppe partite, di cui alcune non sempre piacevoli. Il rischio delle tante partite sono gli infortuni, che avvengono spesso in gara e quasi mai in allenamento. Sulla questione del riposo, noi abbiamo avuto un'esperienza molto positiva l'anno scorso, in cui da febbraio a giugno abbiamo giocato sempre tre partite a settimana, utilizzando 15-16 giocatori. Si può giocare anche tre volte a settimana".

Cosa pensa della situazione Juric a Roma?
"È una situazione molto esplosiva, nata dopo l'esonero di De Rossi. Lui si è preso una patata molto bollente, lo possono salvare i risultati. Sono arrivati all'inizio, ora stentano. Ivan è un allenatore bravo, sa lavorare, se viene sostenuto può dare dei risultati. Quella di Roma è una situazione molto difficile, è anche abbastanza solo, sta mettendo la faccia su tutto. Sta facendo tutto quello che è nelle sue possibilità".

Nuova formula Champions League?
"C'è la particolarità di questa classifica globale, faccio ancora fatica a capire se sia la soluzione giusta. Il calendario è molto diverso. La vedo come una prova questa nuova formula: non c'è la stessa adrenalina degli scontri diretti, ma alla fine di questa prima fase si potranno trarre delle conclusioni. Sicuramente ci sarà un po' di incertezza e anche un po' di confusione".

Prossima sfida contro lo Stoccarda. Che sensazioni ha?
"A Torino hanno giocato la migliore partita di quest'anno. Lo Stoccarda è una squadra robusta e fisica, li ho visti anche nella partita contro il Leverkusen che hanno pareggiato. Andare a giocare in Germania è sicuramente un'altra grande prova".

Cosa pensa del momento di Ederson?
"Giocatore in grande evoluzione. Quando arrivò a Bergamo era una mezz'ala offensiva di inserimento, ora è diventato un giocatore di grande equilibrio e un ottimo recuperatore di palloni. Può fare un ulteriore step sul piano del gioco e dell'impostazione e della visione del gioco, sta già cominciando a provare qualche cambio di gioco in più. Ederson è la dimostrazione che nel calcio le cose cambiano in continuazione, non c'è niente di statico. Si può sempre fare qualcosa di nuovo".

Domenica sera ci sarà Inter-Napoli.
"Bella partita tra la prima e la seconda in classifica, è l'espressione del nostro campionato, Poi ci sono tutte squadre lì intorno che proveranno ad approfittarne. Per ora mi sembra un bel campionato, giocato bene sul piano della qualità".

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