Gasperini: "Forse siamo andati oltre la frase di Guardiola, l'Atalanta non pensa a limitare i danni"
Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport al Festival di Trento, parlando del suo status attuale: "Ho sempre combattuto la mentalità del risultato a tutti i costi. Non può essere solo quello, il risultato è cercare di superare se stesso e i propri traguardi. C’è un percorso che ognuno di noi che sta nel calcio fa, ma il successo non si raggiunge solo con il risultato. Il resto spesso viene fatto per creare solo pressione, ma gli errori servono per migliorare e per andare avanti".
Ha convinto Bergamo, una città non facile.
"A Bergamo c’è un grande attaccamento alla squadra. Io mi sono calato nel tempo con una grande appartenenza a questa squadra. Poi abbiamo fatto tanti risultati importanti, inizialmente con una squadra molto giovane che mi piaceva molto e mi ha dato grandi soddisfazioni. Avevano un’adrenalina dentro pazzesca. In quegli anni facevamo sempre gol nei primi venti minuti di ogni partita".
Guardiola disse che giocare contro l'Atalanta è come andare dal dentista. Le piace come definizione?
"Forse siamo andati oltre, siamo diventati un po’ di più che fastidiosi perché l’Atalanta non pensa a limitare i danni, piuttosto a farne agli avversari. E questo indipendentemente da chi hai davanti".