Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloternanaturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Zanetti: "Italia, i giovani se sono bravi giocano. Assurdo limitare gli stranieri"

ESCLUSIVA TMW - Zanetti: "Italia, i giovani se sono bravi giocano. Assurdo limitare gli stranieri"TUTTO mercato WEB
mercoledì 30 marzo 2022, 11:34Serie A
di Lorenzo Marucci

Cristiano Zanetti va controcorrente nell'analizzare i problemi del calcio italiano. "Non la vedo in modo così disastroso come dicono in tanti - spiega a tuttomercatoweb.com - perchè non vinci l'Europeo per caso. Guardando al panorama mondiale ci sono 3-4 squadre più forti dell'Italia non vedo questi problemi e che non ci sono giovani. Mancini è rimasto e ha fatto bene perchè sa di avere una buona squadra. E' assurdo dire che servono regole per far giocare più italiani. L'italiano bravo deve confrontarsi con gli stranieri. Quando uno è bravo gioca e se ti alleni con gente forte, migliori. Il problema è il campionato italiano: la qualità è peggiorata e gli stranieri importanti non sono molti in Italia e così non si alza il livello delle partite della domenica. Ai nostri tempi il livello era più alto e giocavi contro giocatori che facevano parte di nazionali forti di altri paesi. Miglioravi e non c'erano regole sugli stranieri. Ripeto, se uno è bravo gioca. Qualsiasi allenatore se uno è più bravo lo fa giocare. Non ho mai visto un tecnico che metteva in panchina i più bravi; ne va del suo futuro. Da qualche anno il campionato italiano non è competitivo e in Champions si vedono i risultati. Chiaramente, tornando alla Nazionale, con la Macedonia è stata una partita particolare in un momento in cui tanti giocatori non erano preparati per una gara così importanti. Senza dimenticare gli infortuni di Chiesa, Bonucci, Chiellini. A livello internazionale se non sei al 100% vai in difficoltà".

Dunque non c'è da rifondare?
"non vedo questa situazione drammatica. Ricordiamoci che la partita secca non è mai facile e che la qualificazione è sfumata nel girone, quando la nazionale per tanti motivi ha perso delle chance. Il calcio è fatto anche di episodi. Io persi una semifinale di Champions per 0-0 e 1-1. per non parlare della gara con la Corea ai mondiali nel 2002. Eravamo una squadra incredibile e siamo usciti al golden gol dopo che successe di tutto. Avrei comunque fermato il campionato e dato una settimana alla nazionale per allenarsi. A volte si saltano partite per mille motivazioni e poi come in questo caso c'è la nazionale e non si fa niente. E' stato un errore. In ogni caso ripeto: l'Europeo non lo vinci per caso, nessuno ti regala niente. La Francia era la più forte di tutti, è uscita e nessuno ha parlato di crisi generazionale. I giovani bravi da ni ci sono e vanno aiutati con l'esperienza dell'anziano. La squadra di ieri con la Turchia poteva vincere lo stesso con la Macedonia. E' stato un episodio. Siamo fuori per un rigore sbagliato da Jorginho, altro episodio. La squadra c'è. Sento dire che occorre rifondare, che servono più giovani, i giovani giocano se sono bravi, il calcio è selezione. La competizione crea miglioramenti. Ho giocato con gente straforte e sono migliorato. Fare uno contro uno con Ronaldo ti aiuta o con Totti e Del Piero".

Parlando del campionato, domenica c'è Juve-Inter...
"E' decisiva per tutte e due, anche per i bianconeri per rientrare nel giro scudetto. Un pari non serve a nessuno. Partita importante. Crisi Inter? Strana perchè la squadra ha perso brillantezza, non di qualità di gioco ma nei singoli. Ha avuto un calo fisico in giocatori di spessore, vedi Lautaro Dzeko, Correa, Barella. L'Inter ha sempre tenuto palla e fatto muovere gli avversari ma è calata nei singoli. In alcune gare alcuni giocatori andrebbero fatti rifiatare ma magari un tecnico vuol sempre mettere i migliori. Lautaro in Italia fa la differenza però si è bloccato. Caicedo nella Lazio ha sempre fatto bene e all'Inter non si è quasi mai visto".

La Roma la sta sorprendendo ultimamente?
"Si sta livellando, è una buona squadra, ha difficoltà in organico però è una buona formazione. Non può ambire a vincere, ha una rosa ottima ma per la Champions doveva fare un miracolo. Non è paragonabile alla rosa della Juve o dell'Inter o del Napoli. Gli mancano quei tre giocatori per andare alla pari. Abraham? Ottimo giocatore, deve crescere ma può fare bene. Non sposta gli equilibri, nella rosa della Roma è importante. Ma non parto da 1-0 con lui. Non è Ronaldo, non è messi. E' un ottimo giocatore che può migliorare. In Italia è uno degli attaccanti più forti ma nel panorama europeo è diverso"

Sulla Fiorentina da ex viola che idea si è fatto?
"Deve ringraziare Italiano, ma tanto tanto. Grande allenatore. Si adatta ai giocatori: ha Vlahovic e lo sfrutta, esce lui e gioca in altro modo. Un po' come un tecnico vecchia maniera. Su Sarri alla Juve si diceva che non aveva giocatori adatti a lui ma gli allenatori bravi sfruttano le caratteristiche dei calciatori e ci mettono poi del loro. Hai Ronaldo e ti esalta il tuo modo giocare. Spalletti è un altro allenatore che sa sfruttare le caratteristiche: non è un problema per lui giocare con tre punte, se poi non rende gioca con due punte. Sinceramente come rosa quella della Fiorentina non è da Europa però può arrivarci, con il tecnico che ha e sfruttando le caratteristiche dei giocatori. La Fiorentina deve tenersi stretto Italiano. Commisso giustamente gli disse: a Spezia hai avuto un certo monte ingaggi e hai ottenuto determinati risultati, ora te ne dò un altro e devi fare altri risultati. Con un monte ingaggi superiore Italiano ti porta tra le prime quattro. Mi pare un Capello della situazione che non aveva problemi a cambiare e sapeva sfruttare le caratteristiche dei giocatori".

© Riproduzione riservata
Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile