Mboma: "Il PSG dominerà il Milan. Ai miei tempi erano 20 dipendenti, oggi 700"
Tempo di Paris Saint-Germain contro Milan e ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto Patrick Mboma. Il camerunese ha fatto da ambasciatore per il Giappone nel club che lo ha visto nascere calcisticamente e che gli ha fatto giocare diverse partite da professionista. In esclusiva:
Patrick Mboma, cosa ti aspetti da PSG-Milan?
"Io dico che in Champions non ha tanti problemi quando è fronte a delle grandi squadre, almeno nella fase a gironi. Per me è più problema giocare a Newcastle che contro il Milan, per cui mi aspetto un PSG con sete di rivincita rispetto all'ultima partita e direi anche un dominio nei confronti dei rossoneri".
Poi si va alla fase a eliminazione diretta e il PSG si scioglie
"A un certo punto l'esperienza fa la differenza: Barcellona, Real Madrid, Manchester United hanno più abitudine alle partite da dentro-fuori. E poi c'è il fatto che ogni anno che passa aumenta la pressione, la gente prende in giro il PSG e gode per i suoi fallimenti, perché sono ricchissimi e potenti avendo uno stato dietro".
Negli ultimi anni l'esperienza non è certo mancata, però, Basti pensare a Messi e Sergio Ramos
"Ramos a 28 anni e Messi a 26 era un conto, a fine carriera è un altro".
Il PSG senza primedonne senza Messi, Ramos e Neymar: l'ambiente è meglio?
"Non so neacnhe se alla fine i dirigenti volevano veramente togliere questi tre ragazzi, ma alla fine direi che se vuoi fare la squadra intorno a un campione va bene, ma con i 3 assi su chi costruivi la squadra? L'impressione è che i dirigenti non sapessero cosa fare, ora mi sembra molto più semplice. Sinceramente non mi aspetto che quest'anno vinca la Champions, ne sarei il più felice del mondo ma a differenza degli ultimi anni non me lo aspetto. Ma non sarà un PSG ridicolo".
Che ricordi hai della tua avventura al PSG
?
"Altro club rispetto ai miei tempi. Per rendere l'idea oggi sono 700 dipendenti che lavorano per il PSG, quando c'ero io ce ne saranno stati 20. Quando ho viaggiato con loro per il Giappone c'erano 170 persone, tutto questo per fare uno stage di 10 giorni. Anche i fisioterapisti, ne avevamo due che ci seguivano tutto l'anno, ora non si contano più. Altro club, altra dimensione. Anche per le prospettive: prima ti emozionavi per aver eliminato il Real in una rimonta, ora punti a essere il migliore d'Europa".
Del Milan chi apprezzi particolarmente e prenderesti per il PSG
"Apprezzo tantissimo Giroud che ha fatto una carriera pazzesca. Quando vinse la Ligue 1 del 2012 col Montpeller, lasciando dietro il Paris qatariota, pensavo fosse un exploit in una carriera destinata ad essere normale, ma quel che ha fatto da quel momento a oggi è incredibile. Non molla mai, detiene il record di reti in nazionale. Ha vinto il rispetto di tutti ovunque è andato, ma se devo scegliere uno che vorrei al PSG allora prendo Leao: è grande, forte, intelligente, preciso e tecnico. Ha tutte le doti per essere importante in un PSG che ha desiderio di fare spettacolo".
Segui ancora le tue ex squadre italiane?
"Diciamo che le seguo non da primo tifoso, guardando i risultati. Certo, vedo il Cagliari in fondo classifica mi dà fastidio. L'anno scorso però ha fatto una risalita incredibile per salire in Serie A e mi auguro che anche quest'anno ci sia un'inversione di tendenza. Ranieri ha fatto un lavoro straordinario e sarebbe doloroso vedere il Cagliari in B. Amo la Sardegna, recentemente ho fatto due giorni a Cagliari. Sono andato in un bar dove c'erano delle foto dei giocatori, ma nessuno mi ha fermato. Devono essersi dimenticati di me (ride, ndr)".
Il Parma al contrario è primo in Serie B
Il Parma lo seguivo di più perché c'era Gigi Buffon, mio ex compagno di squadra. Quando mi chiedono con quali fenomeni hai giocato dico sempre Gigi, uno dei più grandi della storia. Se non avessi giocato con Gigi avrei detto Bernard Lama del PSG, ma Buffon era qualcosa di incredibile, lo vedevo negli allenamenti".
Da camerunese come giudichi Onana, la cui esperienza all'Inter è durata solo un anno
"Onana è un grande portiere, ha pochi difetti. Diciamo che le uscite alte sono un po' la sua debolezza, però ha tante doti. Con i piedi non è scarso, lo sappiamo tutti. Se lo prendi a 0 e lo rivendo un anno dopo a 50 è una cosa molto interessante. Ma la domanda è un'altra: Onana ha fatto la scelta giusta? A mio avviso a livello sportivo passare dall'Inter al Manchester United non è una crescita sportiva".
Come è visto Mbappé dai camerunesi?
"In Camerun la gente è sempre orgogliosa di dire che è uno di loro, però nessuno si ricorda che la madre è algerina (ride, ndr). Per noi camerunesi è uno dei nostri e c'è l'orgoglio di avere uno dei più bravi al mondo con sangue camerunese. Recentemente è venuto in Camerun ed è stato accolto con tutti gli onori del caso. Detto questo sono certo che lui si senta pienamente francese".