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Empoli, Gemmi: "Potremmo prendere uno svincolato. Ma no a operazioni tanto per fare"

Empoli, Gemmi: "Potremmo prendere uno svincolato. Ma no a operazioni tanto per fare"TUTTO mercato WEB
ieri alle 22:00Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Il direttore sportivo dell'Empoli, Roberto Gemmi, ha parlato in conferenza stampa per fare il bilancio dell'ultimo mercato. Queste le sue parole.

Come valuta l’operato nel mercato invernale?
“Non c’è stata una vera e propria strategia di mercato, ma una riflessione su ciò che volevamo fare. Alla fine, abbiamo realizzato esattamente quello che ci eravamo prefissati, senza rimpianti o errori. Il nostro primo obiettivo è sempre stato trattenere i calciatori che riteniamo di valore, perché non abbiamo la necessità di riempire ogni posto in rosa. Forse il messaggio che è passato, magari anche per un errore di comunicazione da parte nostra, è che non avessimo l’obiettivo di completare la squadra. In realtà, il nostro primo “acquisto” è stato proprio quello di mantenere i giocatori che consideriamo fondamentali. Anche se ci sono state diverse trattative, alla fine non abbiamo ceduto nessuno di loro, perché crediamo nel loro valore tecnico ed economico”.

Il valore della squadra?
“Avevamo intenzione di intervenire sul mercato solo se avessimo trovato un’opportunità che potesse davvero risolvere un’esigenza specifica. Il nostro obiettivo principale non è mai cambiato, e oggi possiamo dire di essere soddisfatti del lavoro svolto. I ragazzi hanno dimostrato il loro valore sia come squadra che come rendimento individuale. Non ci sembrava necessario stravolgere tutto dopo il grande lavoro fatto dal mister, che è sotto gli occhi di tutti. Siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto, anche in previsione di quello che potrà accadere in futuro. Se si presenterà un’occasione, la coglieremo, ma senza stravolgere il nostro progetto”.

I giocatori infortunati non sono stati rimpiazzati del tutto.
“Dobbiamo stringere i denti, lo sappiamo e lo facciamo. Questa è la nostra mentalità: dare sempre più del 100% in tutte le aree, dalla squadra alla società, fino all’ambiente che ci circonda. Oggi abbiamo una classifica e dei punti che rappresentano il lavoro straordinario fatto fin qui. Abbiamo dato oltre il 120%, ma sappiamo che non basta: dobbiamo continuare a spingere al massimo. Non ci sono certezze, ma dobbiamo affrontare ogni sfida con la massima determinazione. Dal punto di vista numerico, non vedo un deficit nella rosa. Piuttosto, è una questione di valore e di crescita dei giocatori. Per noi, alcuni calciatori sono elementi fondamentali, destinati a diventare sempre più importanti. Siamo l’Empoli e conosciamo la nostra dimensione. Sappiamo di dover lottare costantemente, gestendo la classifica, gli infortuni e tutte le difficoltà che si presenteranno. Ma tutto questo non fa altro che rafforzarci. Crediamo di potercela fare e lotteremo fino alla fine”.

Quale sono state le difficoltà maggiori?
“La parte più difficile di questo mercato è stata gestire le numerose richieste per i nostri giocatori in uscita. La sfida principale è stata attribuire il giusto valore a ciascuno di loro, cercando sempre di ottenere il miglior equilibrio possibile nelle trattative. Abbiamo seguito le normali dinamiche di contrattazione, valutando attentamente ogni opportunità”.

Si ritiene soddisfatto del mercato svolto? “Per quanto riguarda gli acquisti, per carattere non mi ritengo mai completamente soddisfatto di un mercato, indipendentemente dal contesto. C’era un’operazione che avrei voluto concludere con il Palermo, ma per vari motivi non è andata a buon fine. Il giocatore non si è mosso e di conseguenza non siamo riusciti a completare l’operazione”.

Il mercato dell’estero può portare via qualche elemento?
“No, chiudiamo questa voce”.

Il silenzio di questi mesi?
“Non era mia intenzione preoccupare la piazza. Strategicamente, non sono uno che si lascia andare a dichiarazioni generiche: preferisco parlare con contenuti concreti. Non mi piace rilasciare interviste solo per riempire spazi o dire il nulla. Ogni volta che mi interfaccio con qualcuno, cerco di dare informazioni reali e utili. Potremmo stare qui a parlare all’infinito di ipotesi e possibilità, ma trovo più rispettoso sia per voi che per i tifosi fornire risposte concrete. Non siamo stati in silenzio, abbiamo lavorato. Sapevamo di doverci muovere su equilibri molto sottili, ma nel complesso sono soddisfatto del risultato finale. Questa è la realtà dell’Empoli: dobbiamo sempre fare scelte mirate e consapevoli. Non si può pensare che l’Empoli possa rivoluzionare la squadra a gennaio con dieci acquisti, perché non è nella nostra natura né nelle nostre possibilità. Abbiamo fatto valutazioni precise e deciso di intervenire solo dove ritenevamo fosse davvero necessario”.

Le non partenze di Fazzini e Goglichidze?
“Le trattative sono sfumate perché non si è trovato un accordo tra le parti. In un caso c’era la volontà di trattenere il giocatore, nell’altro non siamo riusciti a trovare l’intesa necessaria. Le offerte che avevamo valutato erano più che dignitose, ma alla fine non si è arrivati a un accordo sulle formule, sui metodi di pagamento o su altri aspetti legati ai bilanci. Non si trattava solo di una questione dell’Empoli, ma di un equilibrio che doveva essere raggiunto anche con le altre società coinvolte”.

La gestione Ismajli?
“Con Ismajli abbiamo parlato molto, anche prima dell’inizio del mercato. Gli abbiamo già presentato un’offerta e una proposta su cui sta riflettendo. Abbiamo concordato che, vista la sua situazione e il momento che sta vivendo, è libero di prendere le sue decisioni. Tuttavia, Ismajli sa bene che l’Empoli lo considera un giocatore importante e che vorremmo continuare il rapporto con lui, sempre nel rispetto dei nostri parametri. Capisco che nella sua testa possa immaginare un futuro diverso, ma è un discorso che resta aperto. Noi siamo sempre disponibili al dialogo e lui sa già quale sia la nostra posizione. Se decidesse di restare, troveremmo un accordo in pochissimo tempo. Abbiamo già dato qualche anticipazione economica al suo agente, quindi non c’è alcun problema. Rispettiamo la sua scelta, perché sappiamo di avere a che fare con un professionista serio, che sta dando il massimo per la squadra”.

Tanti infortuni dell’Empoli, ci state riflettendo?
“Stiamo analizzando questa situazione e facendo un confronto con la media generale. Non si tratta di un problema esclusivamente nostro. Forse nell’ultimo periodo gli infortuni si sono concentrati maggiormente, dando l’impressione di un aumento, ma in realtà siamo in linea con la media degli anni precedenti. Anzi, in alcuni momenti della stagione siamo addirittura sotto la media. Ovviamente, siamo molto attenti a questa problematica e stiamo già lavorando per ridurre il numero di infortuni, anche se eliminarli del tutto è impossibile. È un aspetto che fa parte del campionato e che, in certi periodi, può capitare con maggiore frequenza. In ogni caso, rappresenta uno spunto di riflessione su cui continueremo a lavorare”.

Andrete sugli svincolati?
“L’ho già detto in precedenza: se ci sarà l’occasione di fare qualcosa, la coglieremo, ma solo se avrà senso. Non faremo operazioni tanto per farle. Questo mercato è stato molto diverso e complicato, perché spesso le trattative nascono da situazioni di emergenza e bisogna valutare tutto con grande attenzione. Per quanto riguarda gli infortuni, sono consapevole che attualmente ne abbiamo nove, ed è un numero significativo. Tuttavia, situazioni del genere possono capitare in determinati periodi della stagione. A volte si concentrano tutti insieme, altre volte no, ma non possiamo pensare di rivoluzionare la rosa ogni volta che si verificano queste situazioni. È un momento complicato e difficile, ma fa parte del calcio. Dobbiamo stringere i denti e affrontarlo con determinazione, restare concentrati e uniti per superarlo”.

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