Il Como perde ma Fabregas non ci sta: duro sfogo e dubbi sul VAR. E Gatti risponde al tecnico
Sconfitta amara per il Como contro la Juventus. 2-1 il finale al Sinigaglia per i bianconeri, con i lariani che masticano amaro visto il calcio di rigore non assegnato all'81'. Buona prova della squadra di Fabregas che ancora una volta non è però riuscita a portare a casa punti nonostante la prestazione all'altezza.
Lo sfogo di Fabregas.
Nel post gara il tecnico del Como, Cesc Fabregas, non ha usato mezze parole per commentare l'episodio relativo al rigore non assegnato ai lariani per un fallo di mano di Gatti: "Ci sono cose contro le quali non si può lottare... Non c'è alcuna interpretazione, è un rigore nettissimo: Gatti la devia e toglie a Douvikas la palla della vittoria. Alla fine perdi la partita e resti come uno stupido, con zero punti.
Oggi non resto zitto perché a gennaio è già successo tante altre volte. Contro la Lazio Gigot entra duro su Nico Paz: non dico che è rosso, ma è io perdo un giocatore per tre partite e non arriva neanche un fischio o un cartellino giallo. Col Milan fallo evidentissimo a metà campo: niente, corner e 1-1. Contro l'Udinese Goldaniga non tocca il giocatore, secondo giallo ed espulsione. L'opposto succede con Luca Pellegrini dopo un fallo su Diao. Sono tante partite che succedono cose del genere. Io non parlo per me: difendo Como, la società e la città. Basta. Scuso l'arbitro di stasera, ci sta che non l'abbia visto, ma quando questa giocata va al VAR sì che mi vengono i dubbi...".
La risposta di Gatti.
Federico Gatti ha poi risposto, di fronte alle telecamere, allo sfogo di Fabregas: "Mi fa strano che un allenatore che ha giocato a livelli così alti nella sua carriera da calciatore dica una cosa del genere. Per ogni mezzo tocco si fischia subito rigore, noi difensori nel calcio di oggi siamo troppo penalizzati, non si può più fare nulla. Se diamo rigori così smettiamo di giocare. Ho messo la mano per coprire la palla. Avrei detto la stessa cosa a parti invertite, non esiste e non mi sarei arrabbiato".