Dotto: "Compito proibitivo per Garcia, ha sbagliato a tagliare nettamente con il passato"
In un'intervista rilasciata a Il Mattino, il giornalista Giancarlo Dotto ha parlato di Rudi Garcia e delle differenza con il suo predecessore sulla panchina del Napoli: "Ha un approccio più garbato e semplice rispetto a Spalletti. È un uomo più lineare. Non è tortuoso e tormentato. All’inizio ti seduce col suo garbo".
Si aspettava tutte queste difficoltà nell’inizio della sua gestione a Napoli?
"Siamo onesti: si è preso una bella gatta da pelare. Allenare il Napoli campione d’Italia, che ha incantato per una stagione intera, sarebbe un compito proibitivo per chiunque".
Ma i nodi sono già venuti tutti al pettine.
"Non so se abbia sottovalutato o se era consapevole del quoziente di difficoltà così elevato del calarsi in una situazione come questa. Oggi Rudi sta pagando
non solo il prezzo oggettivo di un lascito come quello di Spalletti, ma anche il fatto che tale lascito sia stato così traumatico e prematuro. Se la donna della tua
vita ti lascia quando il rapporto sta vivendo la sua estasi, diventa ancora più doloroso".
Ha subito deciso di tagliare nettamente con il passato.
"Ecco, diciamo che dal punto di vista della comunicazione non è stata una scelta troppo saggia. Rudi si è cacciato in una situazione infernale. È l’uomo del garbo e della mediazione, ma ogni tanto perde la pazienza. Ha dei momenti di debolezza e quando si è sentito assediato dal “mondo spallettiano” ha avuto un rigurgito di orgoglio che ha complicato la sua esistenza. Come fai a dire dimentichiamoci del passato quando è ancora presenza? Non è stata una buona scelta. Ha sentito il bisogno di marcare un po’ troppo la differenza con quel mondo".