Bologna, Italiano: "Con questa mentalità si arriva lontano"
23.20 - Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, parlerà tra poco dai microfoni della sala stampa dello Stadio Dall'Ara per commentare la sfida di Champions League disputata contro il Borussia Dortmund e terminata con la prima vittoria nella competizione per i felsinei. Qui su TUTTOmercatoWEB.com la diretta testuale delle sue dichiarazioni.
23.33 - Inizia la conferenza stampa
L'attesa è stata lunga: oltre 60 anni che il Bologna non vinceva in Coppa dei Campioni, ma ne è valsa la pena
"Si, grande felicità, siamo contenti di aver dato questa gioia a questo stadio fantastico. Ci tenevamo davvero tanto, a partire da come l'abbiamo preparata. Fantastico tutto, l'unico neo è Orsolini. Per me questo è un sogno bellissimo, è la mia prima vittoria in Champions League e devo ringraziare i ragazzi, per la prestazione di oggi... Bellissimo tutto. Era da troppo che uscivamo con qualche rammarico, oggi ci siamo presi la vittoria".
Oggi i vice campioni di Europa sembravate voi. Cosa ha detto a Lykogiannis?
"Abbiamo visto la possibilità di attaccare maggiormente la profondità, e con Lyko siamo riusciti a sfruttare il loro modo di difendere. Sono contento perché dopo lo svantaggio subito prestissimo, siamo riusciti a tenere in piedi la partita. Bravo Holm ammonito a tenere duro fino alla fine. Bravo Remo per aver capito la mia decisione sul cambio: l'arbitro aveva fatto innervosire tutti. Siamo contentissimi, peccato per l'eliminazione ormai certa ma da questo percorso portiamo a casa qualcosa di incredibile, a partire da quella voglia di vincere che non avevo mai visto".
Come sta Orsolini?
"Orso è l'unico neo di questa serata. Sono molto dispiaciuto per lui. Vediamo in settimana"
Questo successo, a che punto della sua classifica delle "gioi" lo mette?
"Questa competizione da piccolo la guardavo in tv e oggi abbiamo raggiunto questa vittoria. Volevamo a tutti costi ottenere i 3 punti e ci siamo riusciti: questo mi fa pensare ch ein questo sport se si diventa squadra in questo modo, con questa mentalità, si può arrivare lontano".
Se il Bologna di settembre fosse stato questo, la qualificazione sarebbe arrivata?
"Credo che all'inizio abbiamo portato troppo rispetto a questa competizione. Dovevamo affrontarla di petto come abbiamo fatto nelle ultime partite, ma ci vuole anche l'abitudine. Il Bologna vuole essere una delle squadra dei palcoscenici europei, e questo lo vuole anche il presidente e la società. Andare in giro per l'Europa ti permette di prendere l'abitudine ad affrontare grandi squadre. Ora affronteremo l'ultima partita a Lisbona onorando la competizione. Ad ogni modo, per come stiamo adesso, all'inizio avremmo potuto fare qualcosa di più. In tutto questo percorso sono cresciuto anche io. Ora dobbiamo resettare perché abbiamo il campionato. Domani riposiamo poi prepareremo Empoli".
23.42 - Termina la conferenza