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Belgio, Tedesco: "Emozionante essere qui e sfidare l'Italia. Azzurri in un buon momento"

Belgio, Tedesco: "Emozionante essere qui e sfidare l'Italia. Azzurri in un buon momento"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 19:11Serie A
di Lorenzo Beccarisi
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18.15 - Tra pochi minuti il commissario tecnico del Belgio Domenico Tedesco prenderà la parola in conferenza dalla sala stampa dello Stadio Olimpico per presentare la gara di domani sera contro l'Italia di Luciano Spalletti. Segui la diretta testuale su TUTTOmercatoWEB

18.45 - È iniziata la conferenza stampa di Domenico Tedesco

Che risultato ti aspetti domani? Sarà importante o servirà soprattutto per sviluppare giocatori?
"Tutte le partite sono importanti, ci sono risultati che servono per sviluppare giocatori. Mancano alcuni giocatori e abbiamo dovuto chiamare giovani, è difficile però preparare una partita senza essere concentrati al risultato. Tutto ciò che abbiamo fatto in ritiro è finalizzato anche al risultato, ma vogliamo vedere anche altre cose".

Da quali certezze riparte il Belgio dopo la delusione dell'Europeo?
"Abbiamo cercato di voltare pagina il più velocemente possibile perché l'Europeo è stato deludente. Abbiamo affrontato squadre che credevamo potessero essere inferiori ma hanno dimostrato di potersela giocare. Non abbiamo giocatori come Romelu, Kevin e Onana, ma abbiamo comunque giovani importanti con cui poter continuare a ottenere risultati".

Ci dobbiamo aspettare un diverso sistema di gioco?
"La tattica non è la cosa principale, negli ultimi due anni abbiamo giocato con la difesa a quattro e con la difesa a cinque in Austria, in generale penso che la tattica dipenda dai giocatori che hai a disposizione. Dipende sempre dal tipo di partita che si vuole proporre, dobbiamo cercare di schierare i migliori giocatori nelle posizioni migliori".

In che direzione sta andando secondo lei la nazionale italiana di Spalletti?
"Hanno cambiato sistema, giocano con un 3-5-2 o un 3-4-3 ma questa cosa non è completamente nuova, anche contro la Croazia all'Europeo lo hanno fatto. Giocano in verticale, cerca e trova il quinto cambiando gioco e spesso riempiono l'area con tanti giocatori. Stanno facendo benissimo in Nations League, hanno vinto con Israele e Francia, sono in un momento positivo".

Che emozioni vivrà domani ad affrontare l'Italia? È un sogno per lei allenare in Serie A?
"Non è il momento giusto per parlare di me e dei miei sogni, mi conoscete da un paio d'anni, sono concentrato sempre al prossimo obiettivo. Stiamo pensando a questa partita da diverse settimane, ora dobbiamo giocarcela in una bella atmosfera, nella Capitale d'Italia e in uno stadio pieno. Non posso nascondere il mio amore per l'Italia, è la prima volta per me contro l'Italia".

Ha sentito Saelemaekers? Può rientrare nei suoi piani?
"Si, dopo l'operazione ci siamo sentiti. Anche la sera della partita ho saputo del grave infortunio e gli ho subito mandato un messaggio. È un ragazzo che caratterialmente è al top, ci può dare moltissimo sul campo perché sa giocare in tanti ruoli. Sicuramente rientrerà nei nostri piani".

Cercherete di sfruttare maggiormente gli esterni d'attacco?
"Se guardate all'Europeo abbiamo avuto queste ali che entravano dentro il campo e in area di rigori con i terzini che spingevano di più, abbiamo questo tipo di giocatori. Dipende sempre dai giocatori che vogliamo schierare e dipende anche dagli avversari, ma soprattutto da noi".

È arrivato il momento di dare una chance dall'inizio a De Ketelaere?
"Si, penso che lo meriti. Sta facendo benissimo con l'Atalanta, ha un ruolo molto importante per loro e può averlo anche per noi. Dopo l'Europeo abbiamo cambiato anche per questo, non prendendo in considerazione alcuni giocatori che avevamo convocato all'Europeo. Non per un calo di rendimento, ma perché volevamo conoscere giocatori che abbiamo avuto meno a disposizione. De Ketelaere ha fatto bene e merita di giocare".

Come ha preso la decisione di Lukaku di non essere a disposizione? Tornerà a febbraio?
"Ha deciso di non essere qui, ma non ci ha detto di rientrare a gennaio o febbraio, può tornare già a novembre. Capisco la sua decisione, si è trasferito tardi a Napoli e quindi non ha fatto la preparazione, non è ancora al top e quindi lavorerà al meglio. Questa cosa la conferma anche mister Conte, quindi non c'è problema. Noi ci concentriamo sui giocatori disponibili".

Perdi qualità con le tante assenze, quali sono le qualità dei giocatori disponibili? Come si può fare male all'Italia?
"Ci sono molte cose da dire, ma prima di tutto è importante spendere le nostre energie sui giocatori che ci sono e che sono disponibili. Questa squadra merita la massima concentrazione da parte mia, ovviamente vuoi sempre parlare del passato, ma le ragioni per cui molti non sono qui sono chiare. Non ci sono dubbi sulle qualità di chi è qui, abbiamo giovani molto bravi e altri giocatori di ottime qualità che ancora non abbiamo convocato. Smetz è nella rosa perché lo ha meritato, ha giocato benissimo al Saint Truiden e ora è al Genk, merita di essere qui e vogliamo vederlo, è diverso vederlo dagli spalti o in video piuttosto che da vicino. L'Italia è una squadra forte, su questo non ci sono dubbi. Nelle ultime partite ha fatto molto bene, dobbiamo cercare di fare male alle squadre sfruttando le nostre qualità. Vogliamo mettere in campo il nostro stile, senza essere ingenui, sia in fase difensiva che offensiva. Queste partite ci aiutano per arrivare al successo. Queste sono le partite per cui ci svegliamo la mattina".

Ci può spiegare le sue scelte tra i portieri?
"Stiamo parlando di dettagli, altri portieri stanno facendo bene. Non è detto che alle prossime partite ci saranno gli stessi portieri, sicuramente in quella posizione il giocatore da valorizzare è Matz e continueremo a farlo".

Ci sarà l'occasione di giocare con la difesa a tre?
"Ci sono sempre vantaggi e svantaggi, almeno nella fase di pressing quando non sei possesso palla mentre quando hai il pallone puoi spingere di più con i laterali. Non sarebbe nulla di nuovo per noi, abbiamo già giocato con la difesa a tre e non sarebbe un problema, si potrebbe cambiare anche durante la partita. L'importante è l'approccio, non il sistema di gioco".

19.11 - È terminata la conferenza stampa di Domenico Tedesco

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