Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
TMW

Addio a Bruno Pizzul, da calciatore professionista a grande telecronista Rai

Addio a Bruno Pizzul, da calciatore professionista a grande telecronista Rai TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
ieri alle 18:14Serie A
di Lorenzo Marucci

"Il modo di fare le telecronache è cambiato, ora per stare dietro al ritmo della partita viene condizionato il racconto e c'è la tendenza a parlare con una certa enfasi: per i telecronisti a volte diventa quindi difficile articolare un discorso". Bruno Pizzul, scomparso oggi all'età di 87 anni, ci raccontava così qualche tempo fa, a Tuttomercaotweb.com, l'evoluzione del modo di raccontare una partita in televisione. Il suo stile sobrio è passato alla storia, il suo garbo e la sua pacatezza hanno lasciato un segno profondo. Ma Pizzul, nato a Udine nel 1938 si è fatto apprezzare anche per la sua competenza. Prima di intraprendere la carriera giornalistica era stato un buon difensore e giocò tra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '60 tra le altre nel Catania e nell'Udinese.

La vita giornalistica
Dopo essersi laureato in giurisprudenza entrò in Rai nel '69 e la pima partita che commentò fu uno spareggio di Coppa Italia nel '70 tra Bologna e Juventus arrivando allo stadio di Como tra l'altro con quindici minuti di ritardo. Prima di diventare un telecronista apprezzatissimo, si era fatto progressivamente conoscere al mondo calcistico anche per la conduzione di Sport Sera, programma quotidiano su Raidue e anche per i servizi e poi anche per la conduzione di Domenica Sprint, sempre su Raidue. Dall'86, dai mondiali in Messico, divenne telecronista della Nazionale in seguito ad un malore di Nando Martellini che fu costretto a far ritorno in Italia. E' stato telecronista "in solitaria", ma ha anche vissuto la nascita dell'era della telecronaca a due voci. Tra i suoi partner al microfono Sandro Mazzola, Aldo Agroppi, Eraldo Pecci. Sono stati cinque i mondiali che ha raccontato per la Rai fino al 2002 (non ha avuto la gioia di raccontare la vittoria dell'Italia campione del mondo). E' stato il cantore di tanti successi europei delle squadre italiane: il Milan in Coppa Coppe nel '73 ma anche la Lazio nel '99 nella stessa competizione, poi la Coppa Uefa vinta dal Parma sempre nel '99. Fu anche il commentatore della tragica notte dell'Heysel, nell'85.

Conduttore televisivo
Ma Pizzul come dicevamo è stato anche conduttore. Da ricordare pure la sua esperienza alla guida de La Domenica Sportiva stagione 1993-94, affiancato da Simona Ventura. Lasciata la Rai ha poi fatto parte della schiera dei telecronisti della piattaforma Gioco Calcio nella stagione 2003-04 e poi dal 2005 per quattro stagioni fu a Cartapiù per commentare le partite più importanti della serie A. sempre vicino all'Udinese, teneva anche una rubrica su Il Messaggero Veneto. con competenza e senza andare mai sopra le righe. Pizzul aveva un vocione ma non amava gridare.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile