Sacchi: "Il Milan non vede un futuro in Conceiçao. Da Sarri a Baroni, mentre Fabregas..."
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"Questo Milan non è una squadra. Lo dico con dispiacere, perché sapete quanto bene voglia a questa società, ma purtroppo non si può sfuggire all’evidenza. A Bologna c’erano undici giocatori sparpagliati per il campo, senza nulla che li tenesse uniti, senza un gioco, senza un’idea". Lapidario a dir poco il commento d'esordio di Arrigo Sacchi, storico ex allenatore rossonero, nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport a proposito del periodo sconfortante e ricolmo di delusione per il Milan con il posto in Champions a serio rischio.
La domanda è: Conceiçao ha chiuso?
"Non penso che la società veda un futuro con lui, ma questa è la mia impressione. Io, da osservatore esterno e da innamorato del Milan, segnalo alcune cose: in estate i rossoneri volevano un allenatore, Lopetegui, bocciato dai tifosi. Hanno virato su Fonseca. Hanno acquistato cinque giocatori stranieri. Poi hanno mandato via Fonseca, hanno preso Conceiçao e hanno ingaggiato altri cinque calciatori. Il risultato è il medesimo: il Milan non è mai diventato una squadra".
Su chi punterebbe per la panchina nella prossima stagione?
"Su un maestro: penso a Sarri o a Conte. Mi piace anche Baroni della Lazio, e seguo con attenzione e curiosità la crescita di Fabregas. L ’importante è che venga un allenatore che dia un chiaro stile di gioco".
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