Empoli, D'Aversa: "Domani gara difficile, Marassi è un campo che spinge tanto"
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12.50 - Buon pomeriggio, amiche e amici di TUTTOmercatoWEB! Tra qualche minuto potrete assistere alla conferenza stampa del tecnico dell'Empoli Roberto D'Aversa in vista della difficile trasferta contro il Genoa.
13.03 - Comincia la conferenza.
Partiamo dal racconto di questa settimana: dal punto più basso della stagione alla fantastica notte di mercoledì. Come l'ha vissuta e cosa è successo?
"Avevo chiesto l'orgoglio dopo la disfatta contro l'Atalanta, ma adesso dobbiamo affrontare un campo difficile e con una situazione incerottata. Dobbiamo ripartire da qui"
Sarà una partita di attesa e di pazienza quella di domani?
"Loro nelle ultime tre partite in casa hanno fatto risultato pieno, hanno trovato un certo equilibrio. Il loro stadio spinge molto, puoi avere la sensazione di essere superiore in alcuni momenti ma poi cambia tutto. Ho in mente la partita che abbiamo fatto con Lecce l'anno scorso, la spinta del pubblico ha cambiato tutto. Noi abbiamo delle qualità, la partita di mercoledì ci deve servire per crederci e per essere compatti. Non abbiamo caratteristiche di attendere, abbiamo fatto meglio quando siamo stati aggressivi. Non sarà l'aspetto tattico ma i duelli a determinare questa partita. Anche nella partita di Torino si è ragionato sul passaggio del turno, ma anche lì abbiamo recriminato sul risultato del novantesimo"
Sarà importante la cura dei dettagli?
"La cura dei dettagli è naturalmente importante. Nella partita dell'andata c'è stato un episodio che ha determinato il risultato, il dettaglio fa la differenza. Ma lo fa anche nella vita normale, non solo nel calcio"
Ismajli ha recuperato?
"Ismajli non ci sarà, la gioia del passaggio del turno non ci restituisce gli indisponibili. Dobbiamo dare l'anima, anche per dare continuità a quello che è successo in settimana. Ragiono sulla realtà dei fatti, abbiamo preso cinque gol in campionato, quello che è successo mercoledì non deve distoglierci dalla salvezza"
Quanto sarà importante l'atteggiamento?
"La partita di mercoledì ci deve dare la spinta, ma dobbiamo anche pensare che domenica abbiamo preso cinque gol. La maschera della felicità dobbiamo metterla da parte, affronteremo una squadra in forma in uno degli stadi più caldi d'Europa"
Ci saranno conferme rispetto alla partita con la Juve?
"Bisogna ragionare sulle tre partite, sul minutaggio, dovrò mettere in campo gli undici più prestativi. Sono contento per quei giocatori che giocano meno, Sambia, Konaté, Tosto ad esempio. Quell'impresa ti ha portato via energie fisiche e nervose, dove ho gestito potremmo avere dei vantaggi sulle scelte iniziali"
Avete saputo reagire nonostante le difficoltà a Torino.
"La lotteria dei rigori i miei ragazzi l'hanno affrontata senza il fardello di dover passare per forza. Quando ci siamo riuniti prima che cominciassero i rigori ci siamo detti che eravamo a un certo punto e non potevamo mollare. Avremmo meritato di vincerla, quella partita. Determina molto il fatto che aver schierato due giocatori nel proprio ruolo come Ismajli e Marianucci significa tanto. Non voglio creare alibi, ma chiaramente avere delle difficoltà è normale quando ti mancano certi giocatori"
Come si migliora il cinismo?
"Per il mio modo di ragionare non parlo di fortuna o sfortuna, a volte bisogna essere più precisi e cattivi nel far gol. Un aspetto che ho rivisto in settimana è la voglia di non prendere gol, essere aggressivi, quelle sono situazioni che determinano un risultato"
Contro l'Atalanta avete dato l'impressione di esservi arresi alle prime difficoltà. Però contro la Juve non avete mai mollato
"Inconsciamente può dare l'impressione che ci siamo arresi, ma è stata anche l'Atalanta a metterci in difficoltà, hanno segnato cinque gol a tante squadre. Il gol preso su autogol può tagliere le gambe, ma ha agito sull'inconscio. I ragazzi non hanno mai mollato, non mi va che passi il messaggio che la squadra che abbia mollato. Questi ragazzi non hanno mai mollato di un centimetro in nessun giorno dell'allenamento"
Quanto conta il fatto che alcune squadre giochino prima di voi?
"Noi dobbiamo ragionare sul nostro percorso senza metterci pressioni ulteriori. Dobbiamo ragionare solo su noi stessi, senza fare troppi calcoli. Ogni singola partita la dobbiamo affrontare con la massima determinazione"
Quanto è stato utile il sostegno dei tifosi?
"Tornare e trovare uno striscione per noi è stato qualcosa di bello, per noi è un punto di vantaggio sugli altri, perché sentiamo sempre il sostegno. E questo è anche merito dei ragazzi, la prima cosa che valuta il tifoso vero è che il calciatore suda e lotta per la maglia. Noi lavoriamo per stare al di fuori delle ultime tre, ma può capitare anche all'ultimo secondo dell'ultima di campionato"
13.23 - Termina la conferenza
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