Oltre 400 stranieri in A, Marino: "In giro per il mondo costano meno, ma siamo al limite"

Udinese in primis (27), poi Parma e Verona sullo secondo gradino del podio (26) invece chiuso a pari merito da Lecce, Como e Milan a quota 25. Si tratta della classifica dei club più esterofili di questa Serie A 2024-25, come da analisi condotta da La Stampa: è stato raggiunto un nuovo record per l'utilizzo di giocatori stranieri nell'attuale annata sportiva, facendo scattare l'allarme per il movimento italiano con il solo 32% di italiani impiegati in campo in campionato.
Ben 401 stranieri in Serie A, un numero elevatissimo che è stato analizzato dal dirigente sportivo Pierpaolo Marino, passato dalle parti di Atalanta, Napoli e Udinese tra le altre: "È un numero che non dipende da un fattore solo. Certamente pescare un calciatore in Sudamerica o in Svezia, per fare un esempio, spesso costa meno, anche a livello di ingaggio, che acquistare un giovane italiano che è appena esploso in B. E in più, negli anni, i club hanno potuto godere del decreto crescita con importanti sgravi fiscali: acquistare in giro al mondo è stato certamente più conveniente".
Quanto alla possibilità che le proprietà straniere dei club abbiano influito sul fenomeno: "Assolutamente, perché a quelle già presenti, penso a Inter, Milan, Roma, Bologna, Fiorentina, se ne sono aggiunte altre vedi Como, Parma, Venezia. Queste nuove società hanno portato nuove metodiche di scouting e soprattutto, a differenza di quanto accadeva in passato, non avvertono l'esigenza di avere calciatori italiani in rosa".
Ma si tratta di una presenza massiccia destinata a fermarsi, non a salire: "Tanto dipenderà da quanti talenti sbocceranno in Italia. Detto ciò - precisa Marino -, credo che numericamente siamo giunti al limite. E quando termineranno le agevolazioni fiscali date dal decreto crescita, credo allora che il numero di stranieri tenderà a diminuire".
