Italia attesa dal ritorno contro la Germania, Polverosi consiglia: "Difesa e contropiede"

"Siamo davvero tanto distanti dalla Germania? Leviamo il “tanto”, siamo distanti, sì". Parole di Alberto Polverosi, nel suo fondo di oggi sul Corriere dello Sport. Una presa di coscienza motivata in questo modo: "Non abbiamo un 10 come Musiala (speriamo davvero in Maldini), nemmeno un attaccante/trequartista/seconda punta/esterno come Havertz, che per fortuna non c’era giovedì e non ci sarà stasera, non abbiamo neppure uno come Sané, anche se ci avviciniamo con Politano. Intanto però abbiamo trovato un centravanti (anzi, due) del livello di Wirtz (più o meno), anche lui assente nelle due partite contro gli azzurri".
"Però a Milano - prosegue Polverosi - abbiamo giocato alla pari dei tedeschi. Loro con la palla fra i piedi, noi col nostro stile, difesa e contropiede. Uno stile, sì, che magari non è gradito a chi vede questo gioco solo sotto le sue lenti, ma che invece ha riportato il nostro calcio alla sua storia. Ora lo chiamano “blocco basso”, a noi piacerebbe chiamarla strategia arguta: non è stata la Germania a obbligare gli azzurri a restare così indietro, sono stati gli azzurri e il loro ct a scegliere questa linea, per ripartire subito, con fiammate come quella dell’uno a zero di Tonali".
Uno stile che in parte ha funzionato e che va riproposto questa sera: "La Germania piace a chi confonde il possesso palla col “fare la partita”. Il calcio dell’Italia è stato più immediato, più svelto, siamo arrivati in zona-gol senza perdere tempo. Sarà così anche stasera a Dortmund? La Germania vorrà dimostrare la sua superiorità con lo stesso possesso palla di San Siro? Se andrà in questo modo, avremo davvero qualche speranza".
