Il rimpianto della pazza Italia. La Repubblica titola: "Poteva essere un altro 4-3"

Quella di ieri sera tra Italia e Germania è stata la più pazza tra le partite del ciclo Spalletti, ed è successo tutto nella porta sotto la Südtribune del Westfalenstadion, dove Grosso e Del Piero scrissero la storia del Mondiale 2006, si legge su la Repubblica. L'Italia si sveglia nel secondo tempo: due gol di Kean, con una rasoiata dopo un riuscito pressing collettivo e con un’invenzione arcuata su tagliente assist di Raspadori, hanno restituito incertezza al duello. A un quarto d’ora dalla fine, il pareggio pareva cosa fatta per il rigore assegnato da Marciniak (intervento su Di Lorenzo dell’affannato Schlotterbeck, poi assolto tra i dubbi dalla revisione al video).
Il 3-3 è arrivato nei minuti di recupero: stavolta il Var ha pescato un fallo di mano di Mittelstädt su corner e Raspadori ha infilzato Baumann. Rimangono negli occhi la Germania rintanata a custodire il sofferto accesso alla Final Four della Nations League e l’Italia all’assalto col quartetto Politano-Raspadori-Lucca-Zaccagni, più Frattesi e Barella, centrocampisti incursori. A giugno, gli azzurri cominceranno a inseguire in Norvegia l’imprescindibile qualificazione al Mondiale. La sfida con Haaland, Sorloth e Odegaard è il vero iceberg sulla rotta verso l’America.
