Xavi: "Qatar mina vagante, così il progetto Aspire Academy ha cambiato il calcio"
"Il Qatar non è solo la nazione ospitante, può davvero diventare la mina vagante del torneo". Parola di mister Xavi Hernandez, uno che al talento ha sempre dato del tu e che in Qatar ha visto personalmente crescere l'intero movimento calcistico. "Mi sento onorato e orgoglioso di aver giocato e allenato l'Al-Sadd", ha raccontato in una lettera fornitaci da Visit Qatar dopo le sue quattro stagioni da calciatore e poi due da allenatore all'Al-Sadd. "A posteriori posso dirlo: venire a Doha è stata una buona decisione sia per me sia per la mia famiglia", le parole dell’attuale allenatore del Barcellona.
Com'è cambiata Doha dal 2015 al 2021, ovvero durante il suo lungo soggiorno qui?
"Ormai manca pochissimo all'inizio del Mondiale, il primo nel mondo arabo e un evento che il Qatar attende ormai da tanti anni. Io stesso sono stato testimone della frenetica fase di preparazione che ha vissuto la città di Doha da quando mi ci sono trasferito nel 2015. Mi riferisco davvero a tutti gli aspetti: stadi, alloggi, infrastrutture urbane, ferrovie...".
E dal punto di vista calcistico?
"Anche il calcio si è sviluppato molto in Qatar. Il progetto del Mondiale ha portato miglioramenti non solo nelle strutture, ma pure in campo. Oggi il Qatar ha una Nazionale in grado di competere sulla scena più prestigiosa del calcio mondiale, una Nazionale in grado di dire la sua al Mondiale. Questo grazie anche al progetto Aspire Academy, che dal 2004 ha contribuito allo sviluppo tecnico e tattico dei calciatori qatarioti. L'ho visto coi miei occhi allenando l'Al-Sadd, con un aumento progressivo della cultura calcistica locale".
Che Mondiale si aspetta?
"Vedo grande entusiasmo fra la gente, sarà un evento incredibile sia per i calciatori sia per i tifosi. Mi aspetto un Mondiale indimenticabile".