Talismano Odgaard: quando non gioca il rendimento del Bologna cala. Lo dicono i numeri

Jens Odgaard si sta rivelando un vero e proprio talismano per il Bologna di Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha avuto un’intuizione che oggi appare quasi profetica: schierare il danese come trequartista alle spalle della punta. Una mossa sorprendente, avvenuta per la prima volta a Marassi contro il Genoa, che ha immediatamente dato i suoi frutti.

Odgaard ha segnato subito da fuori area, replicando la settimana successiva a Cagliari con un altro gol da distanza. Ma non sono solo le reti a parlare per lui: il suo impatto sulla squadra è evidente nei numeri, come scrive il Corriere dello Sport. Quando il danese non gioca o resta in campo meno di 15 minuti, il Bologna ha raccolto appena una vittoria, accompagnata da sette pareggi e quattro sconfitte tra Serie A e Champions League: vuol dire appena 10 punti in 12 partite. Italiano è consapevole dell'importanza del classe '99, tanto da gestirlo con estrema cautela per non aggravare il problema fisico che lo accompagna da settimane. Una gestione oculata, con allenamenti personalizzati, che consente a Jens di restare comunque decisivo senza forzare.

Odgaard è un attaccante atipico: partecipa attivamente alla manovra, si sacrifica in fase difensiva, occupa l’area con intelligenza e impone la sua fisicità. È per certi versi l’erede tecnico di Lewis Ferguson nella posizione di trequartista, ma con doti da incursore completo. A differenza di alternative come Fabbian o Pobega, Odgaard sa abitare l’area di rigore, non solo entrarci. Ecco perché con Jens, per il Bologna, vincere è decisamente più facile.