La nuova vita di Leonardo Rossi, il bomber di Milan e Napoli volato in Norvegia
Per chi come noi de La Giovane Italia è appassionato di calcio giovanile, facilmente ricorderà Leonardo Rossi, attaccante centrale classe 2004 che qualche anno fa faceva parlare di sé incantando e segnando, già da sotto età, con la maglia del Milan. Una carriera strana la sua, sorprendente tanto in fase di sviluppo nelle giovanili, quanto ora che gioca tra i grandi. Prima però di scoprire la destinazione esotica che ha scelto per ripartire in questa stagione, torniamo a scoprire il suo percorso.
Noi de La Giovane Italia facevamo già un focus su di lui nel novembre del 2020 e lo definivamo “panzer”. In quel periodo militava nel campionato Under 17 con la maglia del Milan, squadra in cui era arrivato prestissimo dopo gli inizi nella Roma (lui nato proprio nella capitale). In rossonero resta per quattro stagioni, tra cui quella nefastata dal Covid, segnando a profusione dall’Under 16 alla Primavera. Pensate: si chiama Rossi di cognome, ideale per un attaccante, gioca nel Milan, è forte fisicamente ma comunque abile nella tecnica individuale, e soprattutto segna tanti gol. Il destino sembrava aver già bussato alla sua porta. Poi, però, qualcosa è sembrato "spezzarsi".
Nel settembre del 2022 viene ceduto alla Primavera del Napoli, in cui resta per una stagione e mezza, e nel gennaio 2024 finisce al Lleida Esportiu, in Catalogna, che milita addirittura in quarta divisione spagnola. Qui viene accolto con grande clamore, ma l’esperienza catalana evidentemente non dev’essere andata benissimo, dal momento che all’inizio di questa stagione ha scelto come meta un posto ancora più esotico: il Brattvåg, in terza divisione norvegese. Qui, alla corte del giovane allenatore (solo trentottenne) Thomas Pedersen, sembra aver ritrovato una sicurezza e continuità che gli mancava da un po’.
Certo a questo punto della sua carriera sorge spontanea una domanda: se dopo l’ottimo rendimento nelle giovanili ora questo talento è finito in terza divisione norvegese, avrà ancora il tempo per esplodere e consacrarsi al grande calcio? La risposta dipende certamente da lui e da come riuscirà a proseguire la sua carriera, ma la nostra riflessione riguarda il fatto che il calcio scandinavo, e quello norvegese in particolare, negli ultimi anni ha avuto ottimi investimenti e miglioramenti, che hanno fatto sbocciare talenti diversi anche a livello nazionale.
Certamente, da questo punto di vista, i due che balzano immediatamente all’occhio possono essere Martin Ødegaard, il capitano dell’Arsenal, e naturalmente Erling Haaland, che potranno essere punti di riferimento non solo per questo tipo di calcio che sta emergendo, ma anche per il nostro Leonardo, che forse è arrivato proprio fin lì, tra i fiordi e il freddo, per crescere come il migliore attaccante in assoluto in questo momento.