Thiago Motta e l’esonero, comportamento non da Juventus! Non è più la società di una volta. Scudetto, Conte top ma l’Inter è avanti. Palermo, senza passione fai fatica

L’argomento della settimana è stato certamente l’esonero di Thiago Motta da allenatore della Juventus.
La società bianconera aveva puntato su Thiago Motta, che si è preso delle colpe che non aveva. Mi viene da dire che se una società segue i calciatori a discapito dell’allenatore non si comporta da Juventus. Non è un atteggiamento da quella Juventus che eravamo abituati a conoscere e apprezzare. Questa non è più la Juve di una volta.
Al posto di Motta arriva Tudor, merita un in bocca al lupo ma poco importa che conosce l’ambiente: se un allenatore viene cacciato perché non è gradito ai calciatori è un brutto segnale per la società. Queste cose alla Juventus non possono accadere.
In queste settimane si gioca per lo Scudetto. Testa a testa tra Napoli e Inter. Conte sta facendo i miracoli, ma alla fine credo che possa vincere l’Inter forte anche del vantaggio di tre punti. Il tecnico degli azzurri è veramente bravo, ma l’Inter è più attrezzata.
Uno sguardo alla Serie B. Non ho capito molto della stagione del Palermo. Ha alle spalle una grossa società, che però ha più club. Il gruppo usa il Palermo per fare calcio ma non vedo passione a nessuna latitudine dirigenziale. Ho fatto il direttore a Palermo: per avere dalla tua il pubblico e fare risultati devi avere passione e metterci quel qualcosa in più. Quei colori da dirigente devi sentirteli addosso. Altrimenti fai fatica.
Quando ho avuto il pubblico dalla mia a Palermo abbiamo fatto delle cose straordinarie che ne ha parlato tutta Europa. Il resto è storia.
