Immobile bomber vero. La Spagna un esempio. Inglesi perdenti di successo. Il Como compra

Due di Cuori
Un cuore grande è doveroso dedicarlo a Ciro Immobile che dopo 8 anni e 207 reti con la Lazio e 201 in Serie A, lascia il calcio italiano per chiudere la carriera in Turchia con il Besiktas. Sinceramente ho sperato fino all'ultimo che la trattativa potesse saltare, perché per questo calciatore ho sempre avuto un debole. Dei bomber veri è difficile non innamorarsi e lui nella nostra Serie A è stato un bomber devastante. Il primo Ciro ho avuto il piacere di raccontarlo per Mediaset Premium in Serie B con il Pescara di Zeman. Uno spettacolo quella squadra e Immobile, in quel tridente con Insigne e Sansovini, si è esaltato segnando in tutti i modi. Un attaccante sempre brillante con un repertorio di gol vastissimo. Gol di qualità, di opportunismo, in acrobazia e poi una sentenza dagli undici metri. Gli anni con la Lazio sono stati straordinari e Immobile ha scalato la classifica dei bomber biancocelesti diventando il migliore marcatore di sempre della Lazio, mettendo dietro mostri sacri come Piola, Chinaglia, Giordano, Signori e via dicendo. Un attaccante nato per fare gol. E se guardiamo la Serie A, Ciro è salito fino all'ottavo posto della classifica dei migliori marcatori di sempre mettendo alle spalle Signori, Del Piero, Batistuta e arrivando vicino a Baggio e Di Natale. Quattro volte capocannonieri. Che attaccante!! Se avesse avuto una qualsiasi maglia a strisce sai che esaltazione... Questi traguardi sono dedicati a tutti quelli che nel tempo lo hanno rispettato e considerato poco, tutti quelli che di calcio capiscono zero. Dedicato ad Immobile, un bomber vero, solo con il tempo capiremo il valore di questo immenso bomber. Sarebbe stato bello vedere un Presidente impedire questa cessione, sarebbe stato bello vedere il bomber dire no all'offerta del Besiktas. Confesso che avrei voluto vedere chiudere la carriera di Ciro in Italia con la Lazio. Magari in un'ultima giornata di campionato, con un lungo giro di campo e un stadio in festa con l'emozione che trafiggeva il cuore di tutti: tifosi e appassionati di calcio. Peccato, soprattutto per i più piccoli che hanno ancora bisogno di identificare la propria squadra con un giocatore importate e Ciro lo è stato e tanto. Chi vi scrive è un signore di mezza età che ormai subisce il calcio moderno e prova ancora a raccontarlo con un po' di emozione. Purtroppo per i romantici in questo calcio non c'è più spazio. Non mi rimane che scrivere grazie Immobile per quello che hai dato al calcio italiano e alla Lazio. Bomber vero...
La squadra vera invece è la Spagna che vince il quarto europeo e sempre con la sua idea di calcio. Il gioco non manca mai, perché gli spagnoli non negoziano mai il loro credo. I principi sono chiari e ben delineati e poi ci sono i giocatori esperti, insieme ai giovani talentuosi che non mancano mai. In questo Europeo abbiamo ammirato il 17enne Yamal, qualità pura il ragazzo capace di inventare giocate di pregevole fattura e poi Nico Williams che ha viaggiato sempre ad alta velocità con una classe sopraffina. Due gemme del football. La Spagna prosegue con la sua idea, con un Ct federale che continua a percorrere una strada che ha tracciato un solco profondo nel calcio. La capacità di costruire, rispettando l'idea di gioco è un indirizzo mai dimenticato; da qualche parte dovrebbero chiedere informazioni. Complimenti alla Spagna: unica nazionale che lavora come un club.

Due di Picche
Anche questa volta l'Inghilterra vincerà alla prossima, forse... Il talento non manca agli inglesi, quello che manca è sollevare un trofeo assente da anni. La squadra inglese ha giocatori di qualità, Bellingham è un calciatore enorme. In mezzo al campo ci sono anche Rice, Foden e in attacco un bomber come Kane, ma la musica non cambia mai. Agli inglesi manca sempre qualcosa per vincere, eppure hanno il campionato più bello e affascinate d'Europa e del mondo, ma evidentemente non basta. Perdenti di successo. Abbiamo criticato Spalletti, ma Southgate ha fatto peggio: è ora di fare le valigie.

Jolly
Il calciomercato imperversa e il Como sembra prendere la scena acquistando giocatori non giovanissimi ma dal grande nome. Sarà la strada giusta per recitare un ruolo da protagonista nel prossimo campionato ? La risposta la potrà dare solo il campo, al momento il jolly di questo mercato è sicuramente il Como di Fabregas, ma attenzione per fare una squadra non bastano solo i nomi. Aspettando il calcio d'inizio, la momento si può anche sognare.