Quante scorie dopo il ko di Firenze, Theo squalificato 2 turni (e multato dal Milan)

La società Milan vuole dare una stretta agli episodi di indisciplina che hanno caratterizzato questo inizio di stagione della squadra rossonera. Se dopo l'episodio del cooling break, a cui Theo Hernandez e Rafael Leao non presero parte in occasione di Lazio-Milan, la società decise subito di scagionare i due calciatori, adesso la linea è ben diversa. Dopo i due penalty falliti contro la Fiorentina Paulo Fonseca siè lamentato dinanzi alle telecamere del comportamento di Theo Hernandez e Tammy Abraham: "Sono incazzato, il rigorista è Pulisic. Non deve succedere mai più". Sulla stessa lunghezza d'onda la società, che è dalla parte dell'allenatore e vuole adottare la linea dura. Nel caso di Theo Hernandez, in questo ha approfondito La Gazzetta dello Sport nella giornata di ieri, è stata già comminata una multa. Il terzino francese durante il match del Franchi è stato protagonista di tre episodi negativi: ha procurato un rigore per la Fiorentina con troppa superficialità, ha 'rubato' un penalty a Pulisic e poi l'ha sbagliato e, infine, ha rimediato un cartellino rosso dopo il triplice fischio per proteste nei confronti di Pairetto.

Nel frattempo, dopo la conclusione della giornata di Serie A con appunto il posticipo tra Fiorentina e Milan, il Giudice Sportivo ha ufficializzato la squalifica dello stesso Theo Hernandez, fermato per due gare: "Per avere, al termine della gara, più volte ed in maniera scomposta rivolto una critica gravemente irriguardosa nei confronti del Direttore di gara", la motivazione del Giudice Sportivo.

Sempre restando in casa Milan, invece, una delle notizie positive arriva da Matteo Gabbia, convocato in Nazionale: "Non mi aspettavo la convocazione, anche se ci speravo. Essere qui è una sensazione speciale, sono molto felice", le parole del difensore a Vivo Azzurro TV: "Essere qui è una sensazione speciale, sono molto felice. Cercherò di godermi questa settimana dando il massimo e cercando di capire quello che vuole il mister. Indossare la maglia della Nazionale è motivo d’orgoglio e una grande responsabilità, è una maglia che va onorata in ogni momento".