Perché un calciatore non può scommettere sul calcio italiano ed estero?
"La combine è mettersi d'accordo su un determinato risultato, mentre il divieto di scommesse è una regola introdotta dalla federazione perché il calcio è un mondo piccolo, tutti conoscono tutti. Per evitare qualsiasi tipo di sospetto o tentazione, il tesserato della FIGC non può scommettere sul calcio. Italiano? No, in generale. Chi ti dice che il tuo ex allenatore non sia andato ad allenare in Estonia? Se ti piace il brivido gioca a poker o blackjack, mentre sei un calciatore non lo puoi fare". Così, in modo molto chiaro, l'avvocato Pierfilippo Capello ha spiegato perché un calciatore non può in nessun modo scommettere su un evento calcistico, che sia italiano o estero, durante l'intervista concessa oggi a Sky.
E la differenza tra combine e scommessa?
"La combine è mettersi d'accordo su un determinato risultato, mentre il divieto di scommesse è una regola introdotta dalla federazione perché il calcio è un mondo piccolo, tutti conoscono tutti. Per evitare qualsiasi tipo di sospetto o tentazione, il tesserato della FIGC non può scommettere sul calcio. Italiano? No, in generale. Chi ti dice che il tuo ex allenatore non sia andato ad allenare in Estonia? Se ti piace il brivido gioca a poker o blackjack, mentre sei un calciatore non lo puoi fare".
Le tempistiche dei procedimenti?
"E' difficile dare una risposta precisa. L'avviso di garanzia che si legge sarebbe stato notificato ai ragazzi non si sa se è quello di fine indagine o di notifica dell'inizio della stessa. I tempi della giustizia ordinaria sono difficili da prevedere, quelli della giustizia sportiva dipendono dall'arrivo degli atti dalla Procura di Torino. La federazione sta spingendo da anni affinché le società si dotino di regolamenti interni, che fa sì che i giocatori siano sempre al corrente di ciò che non devono fare. Il comunicato della Juve di poco fa dice questo".