Milinkovic-Savic vince la sfida con Krstovic: Toro-Lecce finisce 0-0. Ancora insulti a Cairo

Tanto Lecce, poco Torino. Tanto Krstovic, tantissimo Milinkovic-Savic, non abbastanza Zapata-Che Adamas. Si può riassumere così la sfida di questa domenica pomeriggio fra granata e giallorossi, valida per il quarto turno di Serie A e terminata 0-0. Nonostante i numerosi tentativi dell'attaccante montenegrino, il portiere serbo ha tirato infatti giù il bandone e non si è lasciato sorprendere. Il risultato? Nessun gol e un punto a testa per le due compagini. Da segnalare anche l'infortunio di Vojvoda (sostituito al 20' per problema muscolare) e la nuova contestazione dei supporter granata al presidente Urbano Cairo.

Le parole di mister Paolo Vanoli
"Vogliamo provarci, ma dobbiamo essere equilibrato. Non avevamo fatto niente di importante, ma ora non abbiamo fatto male. Le prestazioni sono più importanti dei risultati, da qui passa la crescita. Abbiamo incontrato squadre contro cui proponevano gioco, ora dobbiamo imparare a comandare il gioco contro le dirette avversarie. Non mi è piaciuto che non abbiamo mai avuto equilibrio, abbiamo preso tante transizioni e nel primo tempo eravamo troppo lenti. Dobbiamo essere più incisivi: a volte andiamo in tanti sopra la linea della palla. Oggi siamo stati lenti a trovare il play e le punte, siamo andati poco in profondità. C’era intasamento centrale, ma per caratteristiche dobbiamo migliorare".

Le parole di mister Luca Gotti
"Sono contento della prestazione. È una prova buona in entrambe le fasi, per personalità mostrata qui a Torino contro la prima in classifica e giocando con forza, attenzione, umiltà e allo stesso tempo con voglia di vincere. Negli ultimi 20 metri non abbiamo concretizzato, abbiamo sciupato qualche passaggio e siamo stati meno bravi e meno precisi che nel resto del campo. Rebic non è al massimo della condizione, ma dà il suo contributo. E voglio sottolineare come tutti i subentrati sono entrati bene come spirito, il riferimento va a tutto il gruppo e non ai singoli. L'avevamo preparata così, anche in costruzione. Cambia l'avversario e i sistemi di gioco, non sempre trovi la chiave ma oggi l'abbiamo letta bene".