La Roma si è complicata la vita in Europa. Mourinho furioso e ora c'è il derby

La Roma si presenta a Praga con l'obiettivo di vincere, per chiudere la questione qualificazione con due turni d'anticipo. Esce dalla Fortuna Arena non solo fallendo l'obiettivo, ma addirittura scendendo al secondo posto e con lo spauracchio dei playoff da giocare a febbraio. Una statistica renda l'idea di quello che è stato l'atteggiamento dei giallorossi: zero tiri in porta, zero tiri fuori e zero corner nel primo tempo. Un atteggiamento inaccettabile e giustamente punito. Finisce 2-0 per lo Slavia Praga, la Roma si è vista in campo di fatto solo dopo che gli avversari avevano sbloccato la partita ma i suoi attacchi non sono stati efficaci e qualche leggerezza dietro ha portato al raddoppio, che pesa tantissimo.

LA DIFFERENZA RETI DIVENTA LA DISCRIMINANTE - Sì perché la Roma, forte del 2-0 all'andata all'Olimpico poteva concedersi anche il lusso di perdere con il minimo scarto e mantenere il comando a parità di punti. E invece lo Sparta, pareggiando i conti questa sera sposta la discriminante per i piazzamento nella differenza reti: +8 per i cechi, +5 per i giallorossi e ora Sheriff e Servette saranno gli arbitri delle prossime due sfide per determinare chi salterà il turno extra.

FINISCE IL RECORD DI LUKAKU -Primo tempo da dimenticare, una sola occasione degna di nota ed è dei cechi. Nel secondo tempo dopo 5' i padroni di casa la sbloccano: cross dalla sinistra di Provod, Masopust di testa impegna Svilar ma la partita è rimessa in gioco da Chytil che serve Jurecka e va in gol. Al 74' il raddoppio con Masopust. Il difensore si trova al limite dell'area incredibilmente libero e ha il tempo di prendere la mira e indirizzare il pallone sull'angolino basso più lontano. I cambi di Foti tra un gol e l'altro non spostano l'inerzia, Belotti si fa vedere solo dopo l'1-0 e Lukaku rimane in campo tutta la partita per proseguire la sua sequenza di reti consecutive in Europa League. Si ferma a 14 col belga che è incapace anche solo di tirare. A conti fatti, per quel che si è visto in campo, alla Roma va pure bene non aver subito un passivo peggiore: Svilar ci mette una pezza in un'occasione, Van Buren in pieno recupero spreca quando era più semplice segnare. Doccia gelata in Repubblica Ceca per Mourinho, che osserva attonito dalla tribuna scontando l'ultimo turno di squalifica. Dà ordine ai giocatori di non parlare (lo farà solo Belotti a caldo) e ne ha per tutti, salvando solamente Bove.E ora arriva il derby.