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Juve, arriva un centrocampista. Fari su Douglas Luiz, tutto su Locatelli. Eriksen non serve. Via Khedira e Bernardeschi. Inter: De Paul e Milik se resta in Champions. Gattuso, la firma è vicina. Milan, Hauge colpo di Maldini

Juve, arriva un centrocampista. Fari su Douglas Luiz, tutto su Locatelli. Eriksen non serve. Via Khedira e Bernardeschi. Inter: De Paul e Milik se resta in Champions. Gattuso, la firma è vicina. Milan, Hauge colpo di MaldiniTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 4 dicembre 2020, 08:00Editoriale
di Enzo Bucchioni

Che il centrocampo sia il reparto più importante di una squadra è una di quelle cose che insegnano all’asilo del pallone, ma evidentemente quelli della Juventus quest’anno se lo sono dimenticato. E’ evidente che i problemi di Pirlo siano in gran parte lì come sottolineiamo da molto tempo, e ancora più evidente è il fallimento della strategia adottata per rinforzare e ringiovanire il reparto. Domanda: come si fa a mandar via tutti in una volta Pjanic, Khedira e Matuidi, i centrocampisti titolari degli ultimi anni? Già, come si fa? Alla Juve l’hanno fatto e tutto il resto, quello che sta succedendo, è soltanto una conseguenza. Al centrocampo di oggi mancano personalità, esperienza e carisma. Tanti buoni giocatori messi assieme non fanno un fuoriclasse e pensare che cinque anni fa in mezzo al campo con la maglia bianconera c’erano Pirlo, Vidal e Pogba con un certo Marchisio come riserva.

Comunque mi dicono, pare, che se ne siano accorti, bontà loro. E adesso il tema è: cosa fare? Si continua a parlare di Pogba dimenticando che l’ingaggio del francese è mostruoso in assoluto e in particolare per la Juve di oggi. E poi, è ovvio che Pogba lo prenderei, ma se andiamo bene a vedere, a questa squadra serve più un regista, un giocatore che sappia organizzare meglio il gioco. Chi? I riflettori sono tornati su Manuel Locatelli, 22 anni, leader del Sassuolo e da qualche partita titolare anche per Mancini in azzurro. E’ cresciuto enormemente, gioca davanti alla difesa, ma sa fare anche l’interno. Giovane e italiano è un plus. In estate c’erano già stati dei contatti, ma i 40 milioni chiesti dal Sassuolo erano sembrati un’enormità. Ora si è tornati a ragionare e se chiudere un’operazione del genere a gennaio è complicato, qualche tentativo si farà. Alla Juve è stato prospettato anche Torreira che non si è ambientato nel prestito all’Atletico Madrid e nella Liga ha giocato soltanto 4 gare, ma non c’è entusiasmo. E’ un regista-regista, ha soli 24 anni, ma la valutazione (30 milioni) e la scarsa fisicità lasciano dei dubbi. E’ stato proposto da intermediari anche Douglas Luiz, brasiliano di 22 anni, punto di forza dell’Aston Villa, già nel giro della nazionale. E’ un talento emergente, ma è già valutato 25 milioni e il Manchester City ha un diritto di ricompra dopo averlo portato in Europa tre anni fa. E se arrivasse Eriksen? L’anno scorso i bianconeri lo seguivano, lo avrebbero preso volentieri a parametro, forse anche per questo Marotta ha accelerato nel gennaio scorso, ma prenderlo oggi non avrebbe senso. Per come gioca Pirlo e per come si è approcciato al calcio italiano, non sembra un’idea da coltivare. Con caratteristiche simili c’è già Ramsey e pure lui fa una fatica boia.

Comunque il centrocampista arriverà se Paratici riuscirà a sfoltire la rosa liberandosi in particolare di Khedira, separato in casa, e piazzando Bernardeschi che è diventato la terza scelta sugli esterni dopo Chiesa e Kulusewski. Ma visto che parliamo di programmazione e di centrocampo, che dire della difesa? Purtroppo Chiellini non ce la fa e andava messo in preventivo, Demiral reduce da un lungo infortunio ha problemi muscolari, per fortuna è tornato De Ligt, ma con Pirlo che vuol giocare a tre, mi spiegate perché Romero è andato all’Atalanta e dopo anni di panca Rugani è stato praticamente regalato? Lo stesso discorso lo faccio per Frabotta. Con tutto il rispetto, non si poteva tenere Pellegrini invece di darlo al Genoa? Boh…

Non voglio tornare su Dybala e sul contratto, ne abbiamo scritto tante volte, che sia un caso è evidente e finirà sul mercato, ma non a gennaio, in estate. Se gli anni di transizione alla Juve non esistono (Agnelli dixit), questo ho l’impressione che gli assomigli molto. Ma dopo nove anni di dominio sarebbe quasi normale. Anche per la panchina, non sono così certo che l’apprendista Pirlo sarà l’allenatore anche per la prossima stagione. Ne vedremo delle belle? Probabile.

Conte invece all’Inter c’è e ci resta per i motivi che abbiamo già detto (contratto), ma anche perché Zhang ha deciso di dargli fiducia. Vera o apparente lo scopriremo. Il problema è che quest’anno l’Inter deve vincere, non può essere un altro anno di crescita e basta. E allora Conte va assecondato, la rosa va completata.

E’ ovvio che Eriksen dovrà essere ceduto, l’ha chiesto il danese perché vuol giocare, come ha detto Marotta, e Conte non vede l’ora di togliersi questo problema. Pagato 26 milioni, non è difficile recuperare una cifra del genere, Eriksen ha estimatori in Premier, ma anche in Spagna. Pure Skriniar non è un giocatore da squadre di Conte e s’è ampiamente capito anche l’altra sera con il Borussia. La cessione estiva non è riuscita, ma secondo i giornali inglesi di ieri, il Tottenham è tornato alla carica offrendo cinquanta milioni. Se così fosse, Marotta si ritroverebbe un bel tesoretto da investire su un centrocampista e su una punta alternativa a Lukaku. Difficile arrivare a Giroud, si lavora su Milik che il Napoli è pronto a cedere per meno di venti milioni per non perderlo a zero. Ma il polacco aspetta, forse sottobanco ha già un accordo con qualche società (la Juve?), ma la pista resta aperta. Per il centrocampo anche l’Inter ha monitorato Locatelli, ma in cima alla lista c’è De Paul che potrebbe diventare quel trequartista mobile del 3-4-1-2 che non ha saputo essere Eriksen. L’Udinese non scende di un euro dai 40 milioni che chiede da un anno e mezzo. Anzi, la richiesta potrebbe anche salire. Canali sempre aperti pure per Paredes che nel Psg non è titolarissimo (ha giocato soltanto il 33 per cento dei minuti in stagione) e da sempre piace a Conte. Valutazione attorno ai 20 milioni.

Sul fronte Napoli non ci sono urgenze di mercato, Gattuso ha una rosa vasta con molte soluzioni. La prima cosa da fare è rinnovare il contratto proprio con l’allenatore, in scadenza a giugno. Siamo alla stretta finale, almeno dice Giuntoli. In pratica, mancherebbero soltanto gli ok degli avvocati che stanno guardando la bozza finale, l’accordo forse già la prossima settimana, sicuramente prima di Natale.

A proposito di Napoli, dopo il pari di ieri sera, battendo o pareggiando con la Real Sociedad giovedì prossimo passa da primo nel girone di Europa League. Roma e anche Milan invece sono già qualificate con un turno d’anticipo. Il Milan ha messo in mostra il norvegese Hauge, autore di un gol-gioiello. Ventuno anni, pagato meno di cinque milioni, Hauge è un’intuizione di Maldini e Massara che l’hanno visto nel Bodo durante i preliminari di Europa League e in pratica l’hanno comprato negli spogliatoi. Poi dicono che gli ex giocatori non funzionano…A Maldini è bastato farsi un po’ le ossa, avere la fiducia della società e tutto il resto è stata una conseguenza.

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